Regia di John Badham vedi scheda film
Western di grandi pretese e modesti risultati.
Di film che rivisitano l'epica western e ne stravolgono le chiavi interpretative ce ne sono tanti altri e migliori di questo. Cusack è un attore scialbo e abbastanza inespressivo ma dalla buona presenza scenica, proprio per questo si rivela - in fin dei conti - abbastanza tagliato per il ruolo. La storia però non ha molte attrattive, un mandriano di cavalli si vede bistrattare dal classico latifondista locale, sbruffone e arrogante; ci va di mezzo qualche cavallo e pure la moglie e parte la guerra solitaria contro tutto il sistema. Con i soldi ricavati dalla vendita del terreno riesce a pagare un manipolo di 50 uomini, per dare la caccia al suo rivale e già questo suona abbastanza assurdo. Lo Stato, incarnato dal Governatore del nascente stato del Wyoming, arriva a piegarsi alle scorrerie di Redding fino a proporgli l'amnistia in cambio di un nuovo processo a Ballard. Ci sono elementi spiazzanti - è innegabile - il finale è uno di questi, ma il film si attesta in ogni caso su livelli modesti, nel contesto western. Non si respirano toni epici, manca una colonna sonora decente, ci sono evidenti forzature e si toccano troppi punti sensibili (integrazione degli indiani, emancipazione femminile, destrutturazione del mito del cowboy) senza affondare il segno su nessuno. Deludente, nel complesso.
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