Regia di Yasujiro Ozu vedi scheda film
Da bambino, Ryosuke convince la propria madre a mandarlo alla scuola superiore (costringendola a grossi sacrifici economici) ma, circa vent'anni dopo, il ragazzo non ha ottenuto altro che un misero posto da insegnante in una scuola serale. La madre di lui imparerà che a volte la felicità è più importante di una cospicua somma di denaro e il figlio comprenderà l'importanza nel non rassegnarsi facilmente. Il primo film sonorizzato di Ozu (uno dei suoi migliori nel periodo pre-seconda guerra mondiale) riprende ancora una volta la tematica familiare e, soprattutto, il rapporto fra un genitore e il figlio. Stavolta però anche il genitore (la madre, in questo caso) incappa in un errore di concezione poichè essa rimane delusa dal fatto che Ryosuke non abbia avuto successo in ambito lavorativo e, di conseguenza, finanziario ma si ricrederà notando l'unione della nuova famiglia di lui, disposta piuttosto a mancare di una sicurezza economica piuttosto che far cadere l'equilibrio famigliare. Sempre pregevole la mano di Ozu, con recitazioni semplici ma efficaci.
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