Regia di Orson Welles vedi scheda film
Un film che affronta il tema del reale con il sogno. Welles non accetta il sogno, ma vuole concretizzare le sue storie e ci prova con questo film, anomalo, ma testimone non da poco del suo cinema sensibile. La durata non conta, la storia e' talmente pregna i suggestioni che il tempo non e' poco.La Moreau e' essenziale per il progetto stesso del film. Curiosita' si vede fra interpreti, nella parte iniziale Un Fernando Rey, non menzionato fra gli attori
Un uomo arricchitosi con mezzi non chiari, pretende di farsi leggere tutte le sere dal suo contabile, che certo non lo ama, un libro dei conti, ma la noia della ripetizione fa si che viene narrata una storia, che sanno in molti, all'oscuro degli altri. Questa storia che ormai e' dievenuta un mito vuole essere realizzata dal ricco, con personaggi veri.
Satie e' adatto alla perfezione
Il suo personaggioe' figlio del suo passato artistico, e' una continuazione
La seconda volta che ha incontrato questo regista, l'altra era ne Il Processo, m qui ha a disposione un ruolo che sa di magico e enigmatico, come le sue corde sanno fare al meglio
Ligio al dovere
stessa cosa: zelante per il suo ruolo
Una regia quasi magica ed avvicente, si daccordo c'e' celebrarita', ma sempre con fantasia intellettuale avviccente
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