Regia di Daniele Luchetti vedi scheda film
Più che un brutto film (non lo è), è un filmetto scioccarello e sbagliato, senza guizzi nè lazzi, in cui emerge l'antica esperienza pubblicitaria di Luchetti nel montaggio dinamico e forsennato e il suo amore nei confronti di Stefania Montorsi, valorizzata da luminosi primi piani. In qualche modo ha anticipato quella corrente dell'allora imminente filone adolescenziale incentrata sulla vacanza. Che a sua volta è una rielaborazione della fuga come unica possibilità per vivere del primo Salvatores ma anche un recupero del film vacanziero con adulti e ragazze dei Risi e dei Salce. E che infine si rivela un'innocua commedia senza mordente, punto più basso della carriera di Luchetti.
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