Regia di Rob Sitch vedi scheda film
Certo non si poteva scegliere momento peggiore dell'indomani della tragedia sullo Shuttle per fare uscire questo film. The Dish, il piatto del titolo, è infatti la parabola, installata in un paesino australiano, da cui nell'emisfero Sud del mondo si capta l’allunaggio di Armstrong e soci. Siamo nel 1969, e il paesino è ovviamente in subbuglio. Il film si installa tranquillamente in zona-nostalgia, con rock’n’roll e presagi di Hendrix, e gioca senza grande originalità sull’affettuoso conflitto tra statunitensi e locali. Tutto blando, tutto visto, come i personaggi abbozzati su stereotipi e le svolte narrative e le zeppe di sceneggiatura. La rivalità interna è col nuovo arrivato americano, lo scontro fondamentale è contro le intemperie che rischiano di far saltare il contatto, il capo della missione come è ovvio ha perso la moglie poco tempo prima e lo dice a metà film. Alla fine i nostri ce la fanno: saranno proprio loro ad assicurare il collegamento Tv con la Terra che farà vedere in tutto il mondo il “grande passo” degli astronauti sulla luna. Alla fine ci si appassiona giusto qualche minuto, anche se il tono è un po’ troppo esagerato anche per coloro che subiscono il fascino dell’epopea spaziale.
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