Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Insolito fare il seguito di un film di trent'anni prima,e c'è da dire che "La mandrakata" ha ottenuto un buon risultato commerciale,ed è stato trattato con simpatia anche dalla critica.Passato per ovvi motivi da Steno al figlio Carlo Vanzina il timone della regia,questo sequel riprende il gaglioffo Fioretti Bruno,in "arte" Mandrake che è sempre in mezzo a "sòle" clamorose,guai con la fidanzata di turno,e intrallazi con compagni di gioco.Il film scorre bene,anche se forse necessitava di qualche taglio,e magari dieci minuti in meno gli avrebbero giovato:e peccato che qua e la'il gioco si faccia ripetitivo,perche'gli interpreti sono simpatici e si inseriscono bene,spesso le battute sono divertenti,e i Vanzina sono onestamente meritevoli di stima per aver fatto una commedia non volgare.Certo,le citazioni sono quasi d'obbligo,e infatti "La mandrakata" ripropone spesso situazioni e gags del primo film,pero'si fa perdonare.Anche se qualcuno nel recensirlo si è fatto prendere da un entusiasmo anche eccessivo.
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