Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Matteo Garrone gira a Caserta e dintorni il suo film migliore, che ricorda stranamente il bistrattato (da Nanni Moretti, in una delle sue più sonore cantonate della storia) "Henry pioggia di sangue", anche se i due protagonisti non sono due killer psicopatici, ma due persone che tutto sommato hanno bisogno l'uno dell'altro (si veda il finale tragico e struggente al tempo stesso). "L'imbalsamatore" è un bel film, cosa insolita nell'asfittico panorama del cinema italiano di questi anni: un film girato in presa diretta, teso, antiretorico, pasoliniano in certi momenti e quasi espressionista in altri (geniale l'idea di suonare "I'm Your Man" di Leonard Cohen nel night club). Che Dio ci conservi Garrone in queste condizioni per il prosieguo della sua carriera. Bravissimi gli interpreti, in particolare Ernesto Mahieux (Peppino) e Valerio Foglia Manzillo (Valerio), una specie di Mastandrea in bella copia. (1 luglio 2004)
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