Regia di Francesca Comencini vedi scheda film
Francesca Comencini rende omaggio a suo padre con “Il tempo che ci vuole” un film da vedere assolutamente x chi i film li vive con passione ed attenzione ai minimi dettagli, che fanno la differenza. “Prima la vita, poi il cinema”…….. questo è il significato profondo de “Il tempo che ci vuole”.
Il tempo che ci vuole Italia, Francia 2024 la trama: tra gli anni sessanta ed ottanta la storia del travagliato rapporto tra padre e figlia Luigi e Francesca Comencini, una storia profonda, umanamente sincera ed autobiografica …… a cuore aperto, la narrazione sui temi importanti dell’adolescenza, sugli inevitabili errori sulle cadute e sulle faticose ripartenza e sul senso dell’esistenza e su quanto tempo serve per salvarsi la vita. La recensione: Francesca Comencini torna a dirigere un film concepito per la visione in sala a sette anni da “Amori che non sanno stare al mondo” e firma quello che è certamente il più riuscito e importante di tutta la sua carriera: “Il tempo che ci vuole”. Non è solo una semplice lettera d’amore ad un padre importante “Il tempo che ci vuole”, ma anche una lettera d’amore al cinema in generale: dalla confusione presente sui set alle capacita’ della mdp di trasformare la realtà in poesia, il film ci trasporta in una dimensione magica ed onirica , nonostante non manchino molti passaggi amari e profondamente malinconici. Prodotto da Kavac Film, IBC Movie, OneArt, Les films du Worso, DueA Film, Minerva Pictures, Rai Cinema con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Eurimages, con il sostegno di Roma Lazio Film Commission Distribuzione in Italia 01 Distribution. Fotografia di Luca Bigazzi. Film che è stato presentato fuori concorso in anteprima all'81ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il 7 settembre 2024. Un racconto autobiografico di Francesca Comencini, come lo era il suo film d’esordio nel 1984 “Pianoforte”. Con grandi interpretazioni di Fabrizio Gifuni (Luigi Comencini), Romana Maggiora Vergano(Francesca) ed Anna Mangiocavallo (Francesca a 8 anni), al suo debutto assoluto sul grande schermo. Romana Maggiora Vergano vista anche in C'è ancora domani di Paola Cortellesi (2023) e Cabrini di Alejandro Monteverde (2024). Il tempo che ci vuole esplora il complicato rapporto tra Francesca la più piccola delle quattro sorelle ed il padre. Un film sincero che attraversa diverse età e tocca svariati temi dall’adolescenza, agli errori, le cadute e le fragorose ripartenze. Con il padre c’è sempre il cinema evocato, amato,vissuto e ben diretto da entrambi. Le scene più emozionanti sono quelle sul set di Pinocchio del 1972. Nel tempo che ci vuole la vita viene prima di ogni cosa, il cinema e’ salvifico ed è l’unica sana passione capace di lenire il dolore della giovin Francesca durante gli anni cupi del terrorismo e delle stragi, i cosiddetti “Anni di piombo”, come il titolo del capolavoro del 1981 di Margaret Von Trotta. Il rapporto tra padre e figlia e’ basato sulla fiducia, il padre crede sempre a sua figlia, perché dice sempre la verità. Tutto va bene fino a che la piccola cresce e diventa donna, non ha aspirazioni, si sente in balia di se stessa e non ha fiducia nel mondo dove vive. Negli anni di piombo poi arriva nella giovane vita della ragazza la droga, una ragazza insicura, che ora dice le bugie, una maledetta inversione di tendenza. Il film che ha girato a distanza di tanti anni dalla scomparsa del padre e’ stupendo ed emozionante, ora ormai sessantenne è riuscita a filmare tutti i suoi ricordi con sincerità, amore e rispetto per un uomo gentile e perbene, come suo padre. Ora che non ha più paura di fallire, grazie all’insegnamento del padre in una delle più belle e toccanti scene del film: “Sempre tentare e sempre fallire e fallire ancora, fallire sempre meglio”. Sanerà ogni cosa poi l’amore puro per il cinema a sistemare il tutto ed a far trovare la strada maestra a Francesca. La regista ci parla anche della visione da regista del suo papà, bisogna curare al meglio l’ambientazione ed il contesto, per far capire allo spettatore il senso logico dell’opera filmica, non solo bei primi piani. Il tempo che ci vuole e’ un film raro di grande umanità che ci fa commuovere sulle fragilità delle persone e riflettere sul mistero dell’amore tra un padre ed una figlia, ricordando però la grande lezione di Luigi Comencini:”Prima la vita, poi il cinema”. Interpreti e personaggi Fabrizio Gifuni: Luigi Romana Maggiora Vergano: Francesca Anna Mangiocavallo: Francesca a 8 anni Luca Donini: Clemente Daniele Monterosi: regista Lallo Circosta: operatore Luca Massaro: Gatto Giuseppe Lo Piccolo: Volpe
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