Regia di Mike Leigh vedi scheda film
Mike Leigh,un po'come il conterraneo Ken Loach,è un cineasta coerente,quasi sempre alle prese con le sue storie corali,fatte delle piccole e grandi sconfitte e gioie di ogni giorno:"Segreti e bugie" è senz'altro il suo capolavoro,splendido misto di commedia e dramma con momenti molto toccanti.Funziona meno bene questo ultimo "Tutto o niente",che ci porta in una periferia degradata di Londra,con una famiglia formata da un padre tassista e una madre cassiera di supermarket che sembrano ormai spenti,un figlio e una figlia obesi,con lui sfaccendato che passa i giorni sul divano davanti alla tv,lei a fare le pulizie in ospedale.Il circondario non se la passa meglio,tra chi si sbronza a ripetizione,chi si picchia,e chi è solo e disgraziato.Leigh è bravo nell'elaborare un quadro umano in disfacimento,convince meno nel mettere tanti personaggi troppo approfonditi per essere semplice contorno,troppo buttati li'per non essere unidimensionali.E va bene che siamo in un contesto fatto di rabbia proletaria,carenza affettiva,e ordinaria disperazione,ma per due terzi di film si assiste a dialoghi puntualmente risolti a offese e male parole abbaiate con livore,rischiando la monotonia.Apprezzabile nelle intenzioni,"Tutto o niente" è un film che non appassiona.
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