Regia di Filippo Walter Ratti vedi scheda film
Ricostruzione accorata, ma un po' superficiale, della strage nazista perpetrata alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944, come rappresaglia per l'attentato di Via Rasella contro le truppe tedesche.
A tutt'oggi, l'episodio è, se non controverso, comunque discusso a seconda delle angolazioni da cui si guarda, e continua, ad ogni ricorrenza, a suscitare dispute accese, soprattutto da parte di chi continua a considerare nella normale logica di guerra la regola sintetizzata nel titolo di questo film.
Resta il fatto che l'infallibile organizzazione teutonica sbagliò i conti ed inserì nell'elenco dei civili da ammazzare cinque nomi di troppo (all'inizio erano addirittura quindici, ma in un secondo momento morì il 33° soldato tedesco), quasi come se si trattasse di un dettaglio poco significativo.
E resta anche il fatto che, pur non essendo un gran film, Dieci italiani per un tedesco può costituire un valido spunto per approfondire un episodio tanto tragico quanto ancora oggetto di controversia.
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