Regia di David Slade vedi scheda film
Convenzionale "Halloween movie" destinato a un pubblico d'adolescenti. Tecnicamente una buona produzione (contribuisce pure Metro-Goldwyn-Mayer), ben diretta da David Slade, regista del più celebre "30 giorni di buio" (2007).
Bastion (Illinois), ottobre 1962. Per garantire un anno di pace, prosperità e ottimi raccolti al paese, si ripete la caccia a Sawtooth Jack - una creatura mostruosa, con testa di zucca, nascosta tra i filari di grano - che ogni Halloween deve essere catturata e uccisa dai liceali locali, per l'occasione sottoposti a tre giorni di digiuno. Jim Shephard (Britain Dalton) riesce nell'impresa, venendo, come da convenzione, premiato con una macchina nuova (Chevrolet Corvette) e una lussuosa casa riservata ai suoi familiari. Jim non può evitare però nemmeno di allontanarsi da casa, rispettando così un'ulteriore regola della comunità. Motivo per cui parte con la sua scintillante auto, senza dare indicazioni sulla sua nuova destinazione. Passa un anno, si avvicina il 31 ottobre e Richie (Casey Likes), fratello minore di Jim, appena compiuto 18 anni fa di tutto per partecipare all'annuale caccia di Sawtooth Jack, fortemente osteggiato dai genitori.
"Non ci sono segnali di stop sull'autostrada."
(Jim, prima di abbandonare per sempre l'infelice paesino rurale di Bastion)
Adattamento dell'omonimo romanzo di Norman Partridge dato alle stampe nel 2006, sceneggiato da Michael Gilio, diretto da David Slade (Hard Candy, 30 giorni di buio, Nightmare Cinema) e prodotto senza badare a spese, tra gli altri, dalla Metro-Goldwyn-Mayer (MGM). Dark Harvest riporta sullo schermo il classico tema di Halloween, in versione destinata a un pubblico di adolescenti (protagonisti un gruppo di studenti), con apprezzabili intenti di inclusione (Richie si innamora d'una ragazza di colore, detestata nel reazionario paesino), confuse e appiccicate rielaborazioni di culti pagani (l'entità non ha background, la sua finalità è mal descritta e nel finale, con colpo di scena ad effetto, viene data una semplicistica spiegazione sulla sua rigenerazione) e una dose di limitato (per quantità) splatter che è senz'altro fuoriluogo considerato il target di riferimento. A rendere poco coinvolgente la visione contribuiscono caratteri scarsamente definiti, personaggi stereotipati, dialoghi superficiali e cliché ormai riproposti sino alla nausea (gli attriti tra bande rivali). Si apprezzano, d'altro canto, la bella cinematografia di Larry Smith, le scenografie con ricostruzioni d'epoca opera di Patti Podesta, i notevoli effetti speciali e la dinamica regia di Slade, cineasta che dopo il controverso esordio (Hard Candy, 2005) e un buon successo (30 giorni di buio, 2007) si è orientato verso cortometraggi (l'ottimo episodio This way to egress inserito in Nightmare Cinema) e serie di qualità destinate al piccolo schermo (Breaking Bad - Reazioni collaterali, Hannibal, Black Mirror). Dark Harvest recupera punti negli ultimi venti minuti offrendo tese sequenze d'azione e un finale nerissimo ma, nel complesso, resta un'opera dozzinale, senza particolari spunti artistici, adatta certamente a un pubblico under 18, l'unico che potrebbe apprezzarla pienamente.
"È il giorno in cui ci si ricorda che viviamo in un piccolo angolo di luce circondati dall'oscurità di ciò che non conosciamo. Un piccolo giro al di fuori della percezione abituata a vedere solo un certo percorso, una piccola occhiata verso quell'oscurità."
(Stephen King)
Trailer
F.P. 15/10/2023 - Versione visionata in lingua italiana su Amazon Prime Video (durata: 93') / Data del rilascio internazionale (streaming): 13/10/2023
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