Regia di Menahem Golan vedi scheda film
Feroci terroristi islamici dirottano un aereo americano, accanendosi contro gli ebrei a bordo, e lo fanno atterrare a Beirut. Interviene così la Delta force, un'unità armata statunitense, per sistemare la questione.
Violenza agli estremi livelli: la pellicola si apre con un'esplosione, così a caso, e innumerevoli saranno le altre a seguire nel corso delle due ore tonde di durata. Negli anni Ottanta questo era il cinema d'azione d'oltreoceano: la guerra fredda e le tensioni internazionali - qui in particolare quella con il Medio Oriente, che sarebbe poi deflagrata in tutta la sua potenza l'11 settembre 2001 - venivano sublimate così, a suon di bombe, sparatorie, forza fisica a riempire lo schermo, anche e soprattutto dove dialoghi e recitazione non arrivano. Delta force è uno dei titoli di punta del genere e, insieme a Rombo di tuono (1984), il biglietto da visita di Chuck Norris, già protagonista della stagione dei film di arti marziali e sapientemente riciclatosi alla metà del decennio come ardimentoso eroe e macchietta nazionalista Usa. La sceneggiatura di James Bruner e del regista Menahem Golan sorprende per ingenuità e cattiveria, rappresentando - erano d'altronde altri tempi - i palestinesi come malvagi, stupidi e per giunta brutti; allo stesso modo i 'buoni' (nella fattispecie gli ebrei e gli americani in generale) sono spavaldi, intelligenti e coraggiosi, destinati fin dal primo fotogramma a impartire una severa lezione agli inqualificabili avversari. Tutto molto semplice, ma come detto in questo contesto è altro, ciò che conta: il ritmo non manca, le emozioni neppure, molto buono il dispendio di effetti speciali. Colonna sonora piacevolmente da videogame, firmata da Alan Silvestri. Fra gli altri interpreti troviamo Lee Marvin, Joey Bishop, Martin Balsam, Robert Vaughn, Shelley Winters, George Kennedy e Hannah Schygulla. Il secondo Delta force arriverà quattro anni più tardi, diretto da Aaron Norris, fratello del protagonista. 4/10.
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