Regia di Tanya Wexler vedi scheda film
La bionda Lindy non sa controllare la sua rabbia e la sua forza; per questo indossa una strana imbracatura, che la blocca e la calma. Quando, però, sembra che trovi l'uomo della sua vita, questi viene ucciso e Lindy scatena la sua furia contro chi crede essere il responsabile della morte.
La bionda Lindy non sa controllare la sua rabbia e la sua forza; per questo indossa una strana imbracatura, con tanti bottoni rossi da premere, che la bloccano e la calmano. Quando, però, sembra che trovi in Jordan l'uomo della sua vita, questi viene ucciso e Lindy scatena la sua furia contro chi crede essere il responsabile della morte, un potente super-boss. La bella Kate Beckinsake è consapevole d'interpretare un B-movie senza troppe pretese, però sembra divertirsi nelle scene d'azione e non si prende mai sul serio, e questo è un bene. Da ricordare i suoi siparietti col poliziotto Bobby Cannavale e con lo psichiatra Stanley Tucci. C'è anche Susan Sarandon, ma solo in un cameo mordi e fuggi. Punto a favore di questa pellicola è l'auto-ironia che la pervade, la protagonista è conscia d'interpretare un personaggio esagerato, visto che ha quei tipici scatti d'ira che ce la fanno anche apparire divertente. Si passa, insomma, un'ora e mezza non annoiandosi, benché questa pellicola non aspiri ad essere un John Wick al femminile. Ha un che della She-Hulk della Marvel, ma senza scene in tribunale, muscoli e pelle verde (al posto della quarta parete spaccata, la protagonista immagina certe situazioni un pò splatter, anche se, nella maggior parte dei casi, nella realtà non le fa, o si trattiene - ma non sempre -). Esilarante.
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