Regia di Laura Samani vedi scheda film
Per capire la maternità. Si parte da qui.
Centrato molto bene, questo film va visto e capito nelle sue diverse prospettive. La/le donne come simbolo: vita/morte, nutrimento/fame, passato/futuro, gioia/dolore, maschio/femmina, gioventù/vecchiaia, ricchezza e povertà. Sta tutto qua dentro. Ma il messaggio potente che guida la pellicola è il legame indissolubile e metafisico che lega la madre al figlio. Nell'iconografia religiosa classica, la Vergine nutre quel Figlio, che ha bisogno di lei per crescere. La Madonna/Madre è vista nei mondi Tradizionali come la meta da raggiungere, l'illuminazione della Trascendenza, il nir-vâna, ciò che libera dall'agitazione dell'essere umano, portandolo nel mondo superiore. Tolto il nutrimento, muore Gesù. Tolta la Vergine simbolica, l'essere umano muore, e tutti noi. Togliere un figlio, o farlo morire, per la protagonista del film, è una catastrofe. Agata è un simbolo. Vorrei che i promotori dell'utero in affitto conoscessero Agata, la sua tragedia dovrebbe chiarire nei loro animi e nel loro cuore, la miseria del loro spirito.
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