Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Storia vera, Medioevo credibile, l'ineffabile Ridley Scott ci regala un film robusto, girato bene, interpretato benissimo, soprattutto da Matt Damon, che si trasforma dal pavido giovinetto visto in Saving Private Ryan o Hereafter in cocciuto ostinato ottuso sanguinario guerriero, e lo fa divinamente. Anche Ben Affleck sorprende, risulta molto più simpatico qui, che fa il bastardo, che negli altri film in cui interpreta il bravo ragazzo, nei quali invece risulta odioso. Tra l'altro interpreta il suo personaggio alla John Malkovich, al quale pure assomiglia, in virtù della barbetta. La scenografia è spettacolare, qua e là si intravedono scorci di pittori immortali, in particolare Pieter Bruegel il Vecchio, il montaggio è fluido, l'unica pecca è la scelta di raccontare la vicenda a-la-Akutagawa, presentando cioè le tre diverse versioni dell'accaduto date dai protagonisti. Il grosso problema è che tali versioni diverse non sono, se non per alcune leggere sfumature, per cui si spreca un'occasione per approfondire l'analisi psicologica dei personaggi, e si ottiene invece il risultato di allungare il brodo, e ad un certo punto anche di stancare un po', dato che si sa già cosa si sta per vedere. L'impressione finale è comunque ampiamente positiva.
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