Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
E' di queste ore la riedizione di questo film accorciato di vari minute che sarà presentato a Venezia 2011, sono curioso di vederlo nella nuova versione, dato che questa è abbastanza datata e teatrale al massimo. Un figlio diretto de I Pugni in Tasca, un pieno di rabbia ingabbiata in un costruzione teatrale, che come dice l'autore oggi, risente troppo dell'influenza di Brecht. Gli argomenti sessantottini sono al culmine della loro espressione, la contestazione generale è fatta ai massimo livelli, con in prima istanza quella della educazione cattolica. Una rabbia forte e politicizzata, ma non bene ingabbiata cinematograficamente parlando, che sarà anche un po' il male di altri film di quegli anni. Viene spontaneo il confronto con il film inglese di Anderson If, che a me sembra più compiuto di quello di Bellocchio, e molto più cinematografico.
Una storia troppo simbolica per reggere cinematograficamente parlando
Piovani firma una dell sue colonne sonore più belle, che cozza, volutamente, con il contesto proposto
Terza regia e pigia il piede in maniera eccessiva e criptica
Perfetto per il ruolo proposto
Un attore intelligente ed efficace come sempre
Partecipazione in un ruolo su leri tagliato
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