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In missione nel durante la Seconda Guerra Mondiale, il marine Willard, sconvolto dalla visione di un suo commilitone crocifisso vivo dai giapponesi, a cui si prende cura di riservare il colpo di grazia per porre fine alle sue indicibili sofferenze, trova la forza di far ritrono a casa, sano di corpo, turbato nella mente, ma desideroso di rifarsi una nuova vita. L'uomo trova in una dolce cameriera, la donna per mettere su famiglia, contrariando la madre che invece, votandosi a Dio per il ritorno a casa di suo figlio, si era impegnato a fargli sposare un'altra giovane del suo piccolo villaggio.
Da queste premesse, da alcuni incontri spesso fortuiti o decisi dal destino, si apre una vicenda in cui una mezza dozzina di personaggi finisce per lasciare il proprio segno, tutt'altro che indelebile, ma piuttosto circondato da un alone di morte spesso violenta, che finirà per influenzare e segnare il destino di ognuno di loro lungo tutto un ventennio, dalla fine della guerra ai tardi anni '60.
Il ritorno in regia del regista di origini brasiliane Antonio Campos, apprezzato alcuni anni fa per Afterschool, avviene con la trasposizione del romanzo di Donald Ray Pollock, The devil all the time, che si traduce in un romanzo di formazione e di morte di due fratellastri legati uno all'altro da circostanze violente, ove la perversione dilagante e il senso di religiosità deviato e corrotto finiscono per coincidere assieme verso una forma eretica che genera violenza e perdizione, oltre che morte.
Il cast del film è notevole, e raggruppa diversi giovani attori e star più ambite del momento: Tom Holland che, strada facendo, si guadagna la posizione del protagonista, affiancato per l'occasione da Robert Pattinson nei panni di un bieco e affascinante predicatore dedito al vizio e alla corruzione; ma pure Mia Wasikowska, Haley Bennet, Bill Skarsgard che, fino alla prima mezz'ora, pare l'unico vero protagonista della corale, drammatica epopea; per non parlare dei due efferati serial killer interpretati da Jason Clarke e Riley Keough.
Insomma una produzione di tutto rispetto, con un cast sontuoso ed una trama fosca e violenta, che, pur riuscendo a farsi seguire piuttosto bene dallo spettatore, finisce talvolta per dimostrarsi un po' succube della sua particolarmente costruita ed elaborata ambientazione, rischiando talvolta la maniera o il sensazionalismo, anche con scene madri piuttosto compiaciute.
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