Regia di Spike Lee vedi scheda film
All'interno della filmografia del regista americano Summer of Sam è uno dei miei preferiti. Lee in questo caso non si concentra sull'intolleranza fra comunità diverse, ma sull'intolleranza che regna all'interno stesso della comunità. Una serie di valori comuni che condivisi e che devono essere condivisi con le buone e con le cattive, pena l'isolamento nel migliore dei casi oppure additato ad essere un sicuro indiziato d'assassinio come in questo caso. E' una paranoia strisciante che la vicenda del figlio di Sam porta a galla, mostrando la debolezza di questa apparente unità retta più che dal buon senso, dalla propria ottusità e stupidità. Quindi anche all'interno della singola comunità la paranoia può sfociare facilmente nel panico, colpire di default gli asociali o meglio ancora, coloro che non si riconoscono dietro un modo di vivere condiviso. Conformismo che si esprime anche nella colonna sonora dove la nascente disco music rappresenta l'essere alla moda, contrapposto all'anticonvenzionalità del punk. Superbe le intepretazioni di Brody e Leguizamo ed un plauso alla bravura di Lee che ci immerge in uno spaccato d'epoca ed in un momento particolare descritto come un crocevia esistenziale per i personaggi.
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