Regia di Paul Weitz, Chris Weitz vedi scheda film
La classica torta di mele americana, quella ben chiusa ai bordi, che trattiene al proprio interno sapori e umori di sciroppo e di frutta. E che, ai quattro adolescenti protagonisti del film, alla ricerca spasmodica della prima esperienza sessuale completa sul finire del liceo, evoca ben custoditi segreti femminili. Ed è proprio in un flagrante incontro erotico con una torta preparata dalla mamma che uno di loro, Jim, verrà sorpreso dal padre, imbarazzato, maldestro, e tanto comprensivo da esplodere: "Credi che io non sappia cosa significa stantuffare il salame? O strapazzare il vecchio capitone? Ma non l’ho mai fatto con cibi cotti!". Solo un minuscolo esemplare del florilegio esplicito che circola in “American Pie”, commedia liceale, foruncolosa e sporcacciona (ma attenta alle “pari opportunità”: le ragazze non sono meno scatenate dei maschi) diretta dai fratelli Chris e Paul Weitz, che non si sono minimamente preoccupati della regia (il film è molto sciatto), ma che riescono comunque a far esplodere una vitalità autentica. Meno raffinati e più svergognati dei fratelli Farrelly.
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