Regia di Gianni Amelio vedi scheda film
Per certi versi, l' "Hammamet" di Gianni Amelio, uscito nelle sale poco prima dello scoppio della pandemia di Covid-19 in Italia, lo si potrebbe paragonare al "Cuore di tenebra" di Conrad. Al quale Coppola si ispirerà per "Apocalypse Now". Il Presidente, come viene chiamato nel film, un meraviglioso Pierfrancesco Favino, il quale non si limita a fare Bettino Craxi, ma E' Bettino Craxi, somiglia molto al Kurtz di Marlon Brando. Lì era un soldato disertore, da tutti definito "un pazzo". Qui, il Presidente, ha avuto tra le sue mani una nazione, ma, la nazione, improvvisamente, gli è sfuggita dalle mani. Comparirà, quasi subito, all'inizio del film, un altro capitano Willard (Fausto), figlio di un ex compagno di partito del Presidente, suicidatosi (forse) anni prima, dopo aver cercato di far capire al Presidente come si sarebbero messe le cose, nel corso degli anni. A quel punto, il rapporto tra i due diventa una sorte di psico-analisi, dove però non si vuole nè giudicare né accusare. E' il pubblico che interpreterà come vuole. Buoni anche i ruoli di contorno: da Cederna a Claudia Gerini. Fino ai grandi Renato Carpentieri e Omero Antonutti, scomparso poco dopo la fine delle riprese.
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