Regia di Richard Fleischer vedi scheda film
Lo vidi la prima volta da bambino e mi rimase impresso, e anche adesso devo dire che mi è proprio piaciuto. La narrazione è sobria ed essenziale, e gli artifici tecnici (come lo schermo diviso) sono usati in modo tale da non disturbare. Particolarmente riuscite ritengo le scene delle allucinazioni, dove realtà ed immaginazione si fondono in modo originale ed efficace. Devo dire anzi che incutono una certa paura, e quasi ci trascinano nella mente distorta del maniaco. Tony Curtis dà una buona interpretazione, specie se consideriamo i suoi soliti ruoli di seduttore nelle commedie brillanti. Fleischer ci dà una prova che anche un tema del genere, dove si potrebbe trovare violenza compiaciuta e morbosità da vendere, può venire sviluppato in modo efficace e misurato senza inutili eccessi, con grande attenzione alle psicologie. Sullo sfondo della vicenda troviamo un’America confusa per l’attentato a Kennedy e malata di perversioni sessuali di vario tipo, che oggi purtroppo sono molto aumentate. Perché non se ne fa un rifacimento come fiction per la TV, da prima serata Raidue? No, dai, scherzavo ovviamente. Anzi, speriamo non lo facciano mai.
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