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Wolf Call - Minaccia in alto mare

Regia di Antonin Baudry vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Wolf Call - Minaccia in alto mare

di fratellicapone
8 stelle

...sommergiibili francesi coinvolti nel tentativo terroristico di scatenare una guerra nucleare. Da non perdere per chi ama i film con sommergiibili...

Vedendo questo film ho appreso che esiste una capacità dell’udito che si chiama orecchio assoluto. Chi ha questa capacità riesce a riconoscere un oggetto dal rumore che emette, quasi come se il rumore fosse una specie di impronta sonica identificativa. Il mio gatto l’aveva, riusciva a percepire il rumore dei miei passi da lontano e si affacciava al balcone del quinto piano per vedermi arrivare.

Anche Chantecler ha questa capacità e, ovviamente, è l’idrofonista su un sommergibile francese. E’ una storia complicata, a tratti lacunosa, di due sommergibili francesi, uno tradizionale e l’altro nucleare, coinvolti in un tentativo di scatenamento di una guerra nucleare da parte di un sottomarino russo che lancia un missile nucleare. Chanteclair, dal rumore del sottomarino e dagli archivi dei grafici sonori dei sottomarini, capisce che è un sommergibile russo dismesso e preso dagli iraniani e che il missile è privo di testata nucleare. Tutto questo lo capisce dal suono percepito attraverso l’idrofono. Ma ormai è troppo tardi perché un sommergibile nucleare francese ha già ricevuto l’ordine di lancio dei missili e, ricevuto l’ordine si esclude da ogni collegamento perché quell’ordine non può essere revocato. La fine vedrà l’incidente internazionale scongiurato ma a caro prezzo.

Il film è anche un’esibizione dell’efficienza della marina francese e della sua organizzazione.

La qualità principale del film è la tensione che non ci lascia dall’inizio alla fine e la ricostruzione della vita nel sommergibile che non ha niente a che vedere con i sommergibili della seconda guerra mondiale (v. per tutti UBOOT96) ma è pur sempre un mondo claustrofobico e opprimente. La tensione è mantenuta dall’efficacissima colonna sonora che percorre tutto il film.

E’ stato un piacere ritrovare Reta Kateb che ricordo di aver visto in Gare du Nord Remix e in Ippocrate, film mai distribuiti e visti nelle belle rassegne organizzate dall'Institut cultural francais di Palermo.

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