Regia di Leonardo Pieraccioni vedi scheda film
Leonardo Giustini, ormai ultraquarantenne, è un giornalista e programmatore di applicazioni per il web. Nonostante la sua occupazione, è una persona legata al passato, abitudinaria ed ormai incapace di far progetti a lungo raggio. Ha una ex-moglie, con la quale va relativamente d'accordo, una nuova compagna con la quale non prende alcun impegno serio, ed una figlia particolarmente sveglia ed intraprendente, la quale, volendo scuotere il genitore, manda un messaggio alle sue ex, con il testo "Sono cambiato. Riproviamoci !". Tutte, nonostante i diversi anni trascorsi dalla fine del rapporto gli risponderanno. Leonardo, dal confronto con queste persone, ognuna con le proprie particolarità positive e negative, può trarre un bilancio della propria vita, ed uno "stimolo" per ripartire. Commedia agrodolce con un'idea simpatica alla base, ha anche un buono sviluppo; poi, in conclusione, la volontà didascalica del regista e protagonista, a tratti già emergente in precedenza, prende il sopravvento; lo spettatore è pertanto tenuto ad ascoltare gli "insegnamenti" di Pieraccioni sull'amore, su come tener vivo un rapporto, sulla necessità di tornare ad una vita più semplice e meno dipendente dalle nuove tecnologie di comunicazione. Nulla di particolarmente approfondito; tutto sommariamente condivisibile. Ma mi sarei aspettato un epilogo più incisivo. Ho apprezzato Pieraccioni, abbastanza calato nel ruolo dell'uomo di mezza età ormai rassegnato a quella felicità spicciola che può scaturire dal "lasciarsi vivere"; dal non prendere decisioni e non impegnarsi. Tra le attrici, brava Gabriella Pession nel ruolo di Elettra, un professoressa di filosofia perennemente in guerra con l'ex-marito e due figli terribili; non male Elena Cucci, che interpreta Ginora, una ragazza tanto ricca quanto semplice, eppure in grado di dare più di una lezione a Leonardo, che la sottovaluta. Il ritmo della film, di breve durata, è sostenuto. Sebbene il più delle sequenze siano divertenti, non mancano momenti drammatici. Ogni ex, esclusa l'ultima, infatti, sembra, chi per malattia, chi per un matrimonio disastroso, chi per insoddisfazioni personali, aver sofferto, ed è proprio ciò che induce il protagonista alla riflessione. Un discreto film, piacevole per buona parte della sua durata, ma rovinato da una conclusione artificialmente edulcorata ed eccessivamente "moraleggiante".
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