Regia di Bongkod Bencharongkul vedi scheda film
20 FEFF UDINE
Amiche per la pelle, forse anche qualcosa di più che le accomuna: Yo fa la modella, tutti la cercano, la fotografano, la pagano profumatamente. Ma lei, bellissima e corteggiata, rimane sola, potendo contare solo sull’amica del cuore Pim, carina e minuta, meno appariscente della sua amica, e afflitta da gravi problemi: un patrigno violento, ed una malattia come il cancro che la colpisce inaspettatamente e prematuramente.
Eliminato il compagno violento della madre di Pim dopo una lite sfociata in violenza, le due fuggono occultando il cadavere dell’uomo. Ma a quel punto alcune scelte sbagliate da parte di Yo, finiscono per allontanare le due amiche, una dedita a feste, sesso promiscuo ed alcol, l’altra impegnata a combattere la sua lotta strenua contro un male che la sta uccidendo.
Salvo riavvicinarsi, forse, nel finale aperto ma sottilmente conciliatorio e possibilista.
Attrice thailandese molto bella e nota in patria, Bongkod Bencharongkul, dirige il suo secondo lungometraggio che è un thriller/road movie cupo e drammatico, tutto incentrato sulla difficoltà di stabilire rapporti umani duraturi e profittevoli, risultando le nostre protagoniste alienate l’una da un successo che la sta letteralmente travolgendo col suo turbine effimero tutto esteriorità ed apparenza, l’altra dal trauma di una malattia che la sta prematuramente strappando alla vita.
L’unione tra le due donne, amiche divise dal successo e dalla malattia, rappresenta il trionfo dell’indipendenza femminile sull’arroganza e la prepotenza maschile: da questo punto di vista il film, povero ma girato con un certo stile da noir che esalta le atmosfere cupe e torbide di un mondo malato senza possibilità di redenzione, appare piuttosto singolare ed interessante, in grado di scavare nelle psicologie delle protagoniste, colpevoli ognuna di non aver saputo credere fino in fondo alla potenza di un’amicizia che avrebbe dato ad entrambe una più forte consapevolezza delle difficoltà da affrontare.
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