Regia di Charles Chaplin vedi scheda film
Il lungometraggio piu' "comico" di Chaplin,l'unico film non menzionato dall 'artista britannico nella sua autobiografia dato che la lavorazione fu tribolata,tra set incendiati,negativi rovinati e beghe coniugali con la moglie Lita Grey che minacciava di sequestrargli i beni e rovinargli cosi' la carriera.Chaplin sospese le riprese per 8 mesi per un improvviso blocco artistico dovuto ad un esaurimento nervoso,la storia con Lita Grey era il centro di tutti i giornali scandalistici,quest'ultima tento' miseramente di distruggere umanamente Chaplin con l'infamia e lo scandalo.Solo alla fine degli anni 60 l'artista si riappacifico' con il suo film,all'eta' di 79 anni canto' la canzone di apertura della pellicola."Il CIRCO" è uno dei film seducenti per uno come Federico Fellini,affascinato dall'arte circense a cui ha dedicato anche un film.Effettivamente siamo di fronte ad un capolavoro del comico,intriso di poesia e trovate geniali,uno spaccato se vogliamo anche sociale in cui la figura del vagabondo è pregna di significati umanistici dall'emarginazione,alla ribellione al potere.L'omino con la bombetta è come sempre un ingenuo e scanzonato folletto buttato nella mischia e amalgamato tra clown ed equilibristi,un comico inconsapevole,assunto per la sua goffagine ed un talento comico innato.Siamo nel 1928 e i passaggi geniali testimoniano la grandezza autentica di Chaplin,in invenzioni lungimiranti che faranno scuola,il vagabondo mangia il panino di un bimbo ponendo ancora la fame come la seconda pelle di un animo solitario e romantico,intrisa di dignita' e speranza,ma l'omino deve fare i conti con i despoti e sopratutto con l'amore per una ragazza bistrattata dal padre,la quale come sempre non ricambiera' il suo amore.La poetica e il riso "Chapliniano" regnano incontrastati in ogni fotogramma di quest'opera,forse la meno celebrata e menzionata di un genio del cinema,ma (secondo me) a livello comico la piu' ricca:d'invenzioni e trovate di enorme valore artistico,in cui l'attore e artista Chaplin esprime a 365 gradi un inclassificabile talento e una buona dose di coraggio,considerando le ardite scene in "compagnia" di un leone e sul filo degli equilibristi con delle simpatiche scimmiette.Un opera da rivedere e magari studiare,nella sua complessita' da archetipo da film comico e "malincomico",i nostri occhi guardano una brillante "pieces" sul mondo circense,Charlot ancora una volta con disperata audacia cerchera' il suo "posto nel mondo",come facchino o comico da circo,ancora una volta s'innamorera',ma rimarra' sempre una figura chiave dell'emarginato dalla societa',egli ci fara' ridere e brillare gli occhi,ma sara' sempre "lo straccione" di turno relegato ai margini del mondo.Egli sara' un automa,si perdera' tra gli specchi,e dara' spettacolo agli altri,ma sara' l'emblema di una solitudine schiacciante e romantica.IL CIRCO vive nella sua emblematica genialita'
di tutto cio':dell'alchimia geniale e simbiotica di riso,lacrime e critica sociale ad un mondo ingiusto,dove l'autore dice la sua su i mali del mondo,grandi e piccoli e li mostra con la consueta moltitudine di poesia e romanticismo che accompagnia da sempre il piccolo vagabondo nelle avventure e sventure.Riflettiamo e ridiamo tanto ne "IL CIRCO",il film piu' doloroso di Chaplin,per il quale ricevette un "Oscar speciale alla carriera" nel 1928,il suo dolore è palpabile anche alla fine quando i vagoni del circo vanno via,e lui rimane li seduto a contemplare,ma la sua dolce speranza è infinita,sopratutto quando si alza e da una scrollata di spalle,infischiandosene del mondo malvagio e aspettando che il suo candore s'intrufoli in qualche nuova avventura.Un film enorme e simbolico una delle migliori opere comiche di tutti i tempi,nonostante le avversita' durante la lavorazione "IL CIRCO" deve essere ricordato per la sua lungimirante arte,pregna di riso,lacrime e amore, ovvero LA VITA in tutti i sensi......
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