Trama
Siamo nell'estrema periferia di una grande metropoli. In un immenso palazzo popolare, in uno scantinato discutono e lottano un gruppo di inquilini, barboni, piccoli spacciatori, ladri e prostitute, che sono contrari alla costruzione, al posto del loro palazzo, di un grande centro residenziale. Subito si forma un gruppo di ragazzi che tenta la strada della protesta per opporsi a quella condanna. Poi prevale l'idea di sfruttare la situazione di "porto franco" che la polizia garantisce agli inqulini e al palazzo in cambio della cessazione di ogni forma di agitazione.
Note
I sottoproletari, i "relitti" di Maselli parlano tutti come intellettuali scoppiati e circolano in biancheria intima tipo Armani Underwear; si picchiano, si stuprano, si accasciano contro i muri in composizioni che vorrebbero ispirarsi al Masaccio, ma che finiscono solo per essere innaturali e sottilmente degradanti. Troppo laccato per essere astratto, senza la minima misura ironica, un film come se ne facevano negli anni più bui del cinema italiano, dove le idee pesano come pietre sulle immagini.
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