Regia di Penelope Spheeris vedi scheda film
Un film on the road che racconta una storia cruda e priva di etica che ha come soggetto i lati oscuri e turbolenti di due adolescenti americani. La trama s'incentra sulla loro psiche anomala che li porta a compiere atti d'intolleranza, vandalismo e violenza che troverebbero una sorta di motivazione in scatti di cinismo e di desiderio di vendetta. In realtà, la vera testa matta che ha nel sangue l'istinto omicida è solo Roy, il suo amico Bo è un po' più tranquillo e perlomeno incapace di uccidere, anche se alla fine uccide con un colpo di pistola proprio Roy perchè esasperato dalla sua folle condotta di vita. Dunque il film si rivela un susseguirsi delle loro avventure selvagge, ma non si comprende molto bene se sia un film di denuncia sui comportamenti della gioventù odierna appartenente ad un certo tipo di ambiente privo di reali interessi e di punti di riferimento o se sia un film che voglia più semplicemente illustrare l'introspezione psicologica del maschilismo più feroce e della psicosi vandalica che scaturisce da un rapporto di amicizia e complicità tra due ragazzi che riescono a sentirsi più forti solo quando sono insieme, solo che uno soffre sul serio di psicosi violenta e distruttiva e l'altro è il tipico ragazzo più bonaccione che si lascia condizionare. Buona ed influente in modo particolare la prova di un giovane Charlie Sheen davvero indovinato nel ruolo dello "sbandato", ma il film, nonostante sia interessante, appare assai irrisolto soprattutto dal punto di vista ideologico.
Bravo e convincente.
Carino e bravo.
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