Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Il tenente Claude De Ros ha l'incarico di trasportare via mare dei detenuti in una nuova prigione. Una violenta tempesta li fa naufragare presso un'isola sconosciuta. Presto Claude e i compagni superstiti fanno la conoscenza di mostruosi uomini anfibi, comandati da Edmond Rackham, un despota bianco re/guru dell'isola che tiene sotto il suo potere una sciamana del posto, e la bellissima Amanda, figlia del professore Marvin, responsabile dell'esistenza degli "uomini pesce".
Gli uomini pesce sono tenuti sotto controllo dal professore e dalla figlia grazie ad una droga della quale sono ormai dipendenti. Rackham ottiene così dagli uomini pesce in cambio della droga il recupero dei tesori sommersi dell'antica civiltà dell'isola.
Un'antica profezia della sciamana, la cupidigia di Rackham, il delirio onnipotente del professor Marvin, l'amore tra la bella Amanda e Claude, ed infine l'eruzione vulcanica dell'isola rendono il film un gran fumettone d'altri tempi.
Tra il 1978 e il 1979, infatti, Sergio Martino si dedica con devozione a 3 film di genere avventuruoso: "La montagna del dio cannibale"-1978, "Il fiume del grande caimano" e "L'isola degli uomini pesce" entrambi del 1979, sono una trilogia ben definita di un genere che poi abbandonerà negli immediati anni '80 in favore della commedia, per ritornarci molti anni più tardi ma con risultati più mediocri.
Grande difficoltà produttiva per quest'ultimo film di avventura che ha il sapore dei film americani di fine anni '50, ma con il supporto degli individui mostruosi come gli uomini pesce, che rendono la storia più intrigante e curiosa. I costumi degli uomini pesce sono un esempio di vera maestria sartoriale tutta italiana: delle tute attillate con tanto di spazio per bombole di ossigeno e maschere per immersioni. L'effetto visivo nel vederle oggi, nel 2017 a quasi quarant'anni di distanza, è quasi ridicolo, ma il tutto rende al film un sapore di "antico" niente male; sembra quasi di leggere un vecchio libro di storie avventurose d'altri tempi.
Cast variopinto tipico di certe produzioni cinematografiche degli anni '70. Barbara Bach nella parte di Amanda, bella come poche o come molte sue colleghe di quegli anni. Nella parte del professor Marvin troviamo invece il caro Joseph Cotten, che a fine carriera si cimentava in ruoli molto discutibili nei film italiani di serie B di ogni genere.
Un film ancora oggi godibile e divertente se visto con gli occhi di un amatore di un certo cinema.
Locandina meravigliosa.
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