Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Pellicola che mescola avventura con fantascienza con un pizzico di horror, ma che nonostante un inizio promettente (la prima parte è decisamente gustosa) e ben girato tende a calare alla distanza. La sceneggiatura (voto:5) è tutt’altro che originale e scopiazza massicciamente le pellicole a stelle e strisce anni ’50-‘60 tratte dai racconti di Verne (tra le quali mi viene in mente “L’Isola Misteriosa”), presente anche qualche riferimento a Lovecraft (uomini pesce, riti religiosi, città sommerse) purtroppo però tutt’altro che sviluppato (vedi soprattutto i riferimenti al voodoo). Interessanti le scenografie di Geleng (voto: 7), che costituiscono probabilmente l’aspetto più interessante della pellicola, visto che la regia di Martino (voto: 6+) tende ad appesantirsi con l’arenarsi della sceneggiatura che nella parte centrale diviene piuttosto noiosa non essendo supportata da un azione degna del caso. Interpretazioni così e così, mentre è bruttino il doppiaggio. La fotografia di Ferrando è discontinua tanto che in alcuni punti non si riesce a vedere quasi niente, mentre in altri si hanno delle immagini davvero ben fotografate. Effetti speciali (voto: 6) rudimentali, ma tutto sommato non pessimi visto il budget a disposizione, anonima la colonna sonora (voto: 5). In conclusione siamo al cospetto di un b-movie che si aggira ai margini della sufficienza, non raggiungendola, penalizzato, oltre dalla sceneggiatura poco propositiva, dall’assenza di “pepe”, nel senso che non si sono volute inserire scene splatter, che, invece, a mio avviso, ci sarebbero state benissimo e neppure scene dal taglio soft-erotico. Si poteva e doveva fare meglio. Voto: 5.5
Anonima, non si lascia ricordare. Voto: 5
Inserimento di gore e di qualche scene soft erotica. Sviluppo dell'elemento voodoo, meno riferimenti a Verne in modo da rendere originale più originale lo script.
Fugace cammeo.
Molto carina, ma monoespressiva.
“L’isola degli uomini pesce” non è uno dei suoi migliori film, tuttavia quando è supportato dalla sceneggiatura la sua regia è di livello (vedi le scene, che mi hanno vagamente ricordato i set dei Cannibal movie, girate all’interno dei boschi o nel bel mezzo della vegetazione) e si rivela decisamente gustosa con riprese anche dalla soggettiva di uomini in sella a cavalli. Cala con l’arenarsi della sceneggiatura. Non molto ispirato, ma parzialmente giustificato. Voto: 6+
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta