Regia di Michael Apted vedi scheda film
VOTO : 6.
Thriller a corrente alternata, ambientato nel mondo della scienza medica dove l’etica e la brama di conquista non vanno spesso molto d’accordo.
Così un giovane e volitivo medico (Hugh Grant lontano dai suoi ruoli brillanti) si scontrerà con un primario (Hackman regala alcuni momenti apprezzabili solo con la sua presenza scenica) quando si porrà alcune domande dopo aver notato un cinturino sul cadavere di un barbone che gli fanno pensare che dietro questa morta ci sia qualcosa che va ben oltre la causa naturale.
Il film parte molto bene, con atmosfere riuscite molto cupe, tra corsie ospedaliere raggelanti ed una discesa negli inferi della povertà, che ben si prestano alla causa e si può avvalere di un messaggio di un certo peso (ci sono dei limiti etici che non si possono valicare, soprattutto nel mondo della medicina moderna), ma la tensione non è sempre gestita al meglio e la storia, soprattutto nella seconda parte, presenta alcune falle nella sceneggiatura ed Apted non ha certo le qualità per risolvere problemi congeniti.
In sintesi, come thriller tiene discretamente bene il campo, ma per il genere siamo lontani anni luce da un film similare, ed assai più riuscito in tutto, come “Coma profondo”.
Dignitoso.
VOTO : 6.
Diligente, ma la ciambella non gli viene col buco anche perchè avrebbe dovuto trovare il modo per coprire alcuni buchi dello script.
VOTO : 5,5.
Lo adoro come attore da commedia, ma qui è proprio un pesce fuor d'acqua.
VOTO : 6/7.
Gli basta poco per risultare credibile anche quando il contesto vacilla.
VOTO : 6.
Sufficiente se non si pensa a "Sex and the city", per me prima era un'attrice da tenere d'occhio.
VOTO : 6.
Sufficiente, non incide ed ha fatto di meglio.
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