Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Pietra miliare dell’animazione e del cinema in generale, con personaggi e situazioni da imprimere negli annali, nato dal genio di Zemeckis e foriero di intramontabili memorabilia.
Storico lungometraggio che commistiona riprese dal vero e animazione, che ha fatto la storia, non solo per l’innovativa tecnica e per l’idea rivoluzionaria (figlia del genio di Robert Zemeckis), ma anche per l’elevatissimo numero di trovate che nel complesso divertono e fanno riflettere, come ogni buon cartoon che si rispetti.
La storia è quella del bizzarro coniglio Roger, che finisce per essere incastrato in una vicenda truce e meschina e da cui l’investigatore Eddie Valiant (un memorabile Bob Hoskins) deve tirarlo fuori, secondo un’operazione che sul piano metaforico mira a preservare la natura sognatrice e disincantata di tutti i personaggi puri e positivi della storia del cinema.
Il successo, che anche dopo anni non risente del segno del tempo, è figlio soprattutto di una serie di personaggi memorabili, dal villain (un Christopher Lloyd che non delude nemmeno nel ruolo di cattivo), alla banda di dingo che richiama i più classici gangster movie, dall’attore che fa il bebè ma in realtà è un nano appassionato di sigari, alla leggendaria e provocante bambola di cartone Jessica Rabbit, fino al protagonista, l’infantile coniglio Roger Rabbit, splendido concentrato di imprevedibilità e nonsense (la scena delle manette vale essa sola la visione), vittima suo malgrado della crudeltà e dei meccanismi atroci del mondo, soprattutto dell’industria del cinema, di cui il film è una spassionata e per nulla benevola parodia.
Must see imprescindibile per ogni appassionato e fucina inesauribile di citazioni e situazioni da annali del cinema.
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