Regia di Nico D'Alessandria vedi scheda film
Film scritto e diretto da D'Alessandria, un cinematografia diversa e che non solo la distribuzione normale trascura, ma anche il servizio pubblico, che dovrebbe essere un tramite di cultura non legata ad un mercato facile, si vergonga quasi di programmarlao, riducendolo alle 3/4 della mattina.
Una storia di solitudine mai urlata o nevrottizata, una storia che ci fa entrare nelle pieghe di un animo sensibile, attraverso delle piccolissime mosse e che si rifugia nella fantasia di un amico morto per poter reagire alla situazione, pur mantenendo costante la consapevolezza di questa sua invenzione.
Un po' troppo invadente la voce fuori campo del protagonista che spiega cose di cui non sentiamo il bisogno di alcuna spiegazione.
Un uomo si trova ad affrontare la sua vita di uomo solo, in compagnia di un amico morto di recente
Nel ruolo dell'amico prete, mi ha fatto pensare ad Nanni Moretti prete
Pneso che ci sia un errore bel senso che deve essere Roberto nel ruolo del figlio
Arrivata al cinema cob Scola, in ruolo "Tremendo, ha continuato la sua carriera con professionalità
Un attore scomparso da qualche anno, che ha avuto un suo ruolo di spicco, avendo un'enorme capacità di interiorità
Bel film di questo regista, che sa benissimo di affrontare una tipologia di film diversa, ma non per questo si scoragga e va per la sua strada, che è anche quella giusta
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