Regia di Jonas Carpignano vedi scheda film
Un bel film istruttivo con qualche tocco neorealista.
La storia, ambientata in Calabria, di una comunità di rom vista con gli occhi di un ragazzino.
Può dirsi pientamente riuscito questo film, a cui non manca qualche bel tocco di neorealismo e che ha il grande pregio di mostrarci la vita di una comunità che pochi conoscono (se non attraverso i pregiudizi).
Ha personaggi spontanei e molto ben definiti, un eccellente protagonista, una storia ricca di tensione narrativa ed emotiva e qualche momento, seppur nel degrado della baraccoli, di pura bellezza. L'occhio del regista è bonario nel descrivere i rom, nel mostrare i loro valori, il loro modo di vivere e di sopravvivere e le loro amicizie. Ma si fa anche rabbuiato e triste quando si vede il degrado in cui sguazzano e la loro incapacità di ribellarsi ad esso e di integrarsi e nel farci vedere come, in quell'ambiente, amicizia e fiducia non possano esistere in nome di una serrata lotta per la sopravvivenza.
Non è un capolavoro, ma è un film che arricchisce. Da vedere.
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