Regia di Edward Dmytryk vedi scheda film
La didascalia iniziale, supportata da immagini che partono dall’antichità e arrivano ai nostri giorni, propone il tema: nella storia degli eserciti il cibo vale almeno quanto le armi, perché nessun soldato può combattere a stomaco vuoto. Segue lo svolgimento, basato su una storia vera: verso la fine della guerra di secessione l’allevatore texano Alvarez Kelly consegna una mandria di bovini ai nordisti che assediano Richmond, ma i sudisti lo catturano e lo costringono ad aiutarli a rubare il bestiame. Il film sconta una parte introduttiva troppo prolungata, fatta di intrighi salottieri (attività spionistica di Victoria Shaw, rivalità amorosa fra William Holden e Richard Widmark per Janice Rule), prima di iniziare l’azione vera e propria: è un po’ ciò che accadeva anche in Soldati a cavallo, che però era nel complesso più equilibrato e anche più appassionante. Qui assistiamo al consueto scontro fra un cinico e un fanatico che cominciano ad apprezzarsi reciprocamente e alla fine si incontrano a metà strada: roba già vista, anche se sempre gradevole.
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