Regia di Woody Allen vedi scheda film
alle spalle de; sotto la ruota delle meraviglie sul molo di coney island giunto al termine della sua gloria si svelano ai nostri e ci vengono raccontate in prima persona da uno dei protagonisti, le miserie di un gruppo di persone.
dove una volta stavano i fenomeni da baraccone, ora abita jinny, con suo figlio richie e il secondo marito hunpty.
jinny ricorda con ossessione il fallimento del primo matrimonio, addossandosene tutte le colpe soprattutto di fronte al figlioletto, che ha il pericoloso vizietto di appiccare incendi. ora fa la cameriera in un ristorante sul molo e tutta la sua vita è limitata a quelle quattro assi in via di dismissione.
si rifugia in un mondo di ricordi anche poco gradevoli, piuttosto che rimanere nella realtà che la perseguita con terrificanti emicranie e i rumori del tirasegno sotto casa.
la sua vita sembra prendere una piega leggermente decente quando il bel bagnino mickey la corteggia in una giornata di pioggia e iniziano così una relazione sessuale.
ogni incontro e ogni momento passato con questo bel giovane che le racconta delle sue velleità da scrittore e dei posti che ha visitato quando era in marina, per lei sono una gloriosa boccata d'ossigeno da un matrimonio sempre più faticoso con un uomo che gestisce una giostra che fa sempre meno soldi e la assilla con cose da fare che lei detesta.
fino a quando però non arriva la figlia di humpty, carolina, fuggita dagli sgherri del marito gangster che la vogliono uccidere perchè ha parlato con la polizia.
per jinny inizia una discesa nei propri inferi personali fino a sfociare nella legittimizzazione dell'assassinio.
woody allen regala al suo pubblico un film prezioso annegato nelle luci rosse al neon di un mondo che non esiste più da tempo, dove il molo funge da proscenio e da palco per la solita raprresentazione tragica di un'umanità infelice e inappagata dalla vita.
il bel bagnino che vuole scrivere il romanzo di cui tutti parleranno per i secoli a venire; l'attrice che non è riuscita a sfondare e ha abbandonato per un figlio che sarebbe meglio non aver fatto e che si diletta a tentare di dar fuoco a qualsiasi cosa; un marito rozzo e brutto che per la moglie farebbe di tutto dal coinvolgerla nelle attività con gli amici che lei detesta, al non bere alcol per amor suo, e infine la giovane carolina, sposata ad un gangster in giovanissima età e ora in fuga dalla morte.
allen inscena le tragedie di tutti i giorni grazie a scrittori e attrici falliti, con movimenti fluidi di macchina, e cambi di fondali neanche fossimo nel coro del teatro greco di uno dei suoi film passati.
ogni giorno è una recita per jinny per non pensare di vivere questa vita che non ama e che la soffoca ogni giorno di più.
è solo quando arriva "l'attrice" più giovane e che questa attrice più giovane le sta soffiando l'amore che potrebbe dare un senso alla sua vita fatta di neon e colpi di fucili finti che jinny reagisce non agendo.
jinny dovrà vivere di ricordi di plastica meravigliosi come quei pomeriggi passati con mickey al giardino giapponese nel village e anche di momenti tremendi come quando ha deciso di non rispondere al telefono.
il confronto finale tra michey e jinny è un saggio di maestrale regia con la telecamera che segue jinny tutta agghindata coi vestiti di scena e truccata come bette davis in "che fine ha fatto baby jane"; quansi una sorta di pendolo che le si avvicina tremendamente e tragicamente tutte le volte che attraversa la stanza per andare da una parte all'altra come se dovesse farsi vedere e sentire bene dal pubblico seduto a sinistra a destra.
come in "blue jasmine" ha scelto un'attrice mirabile e le ha affidato un ruolo alla sua altezza, regalandole un ricordo memorabile negli spettatori.
soprattutto questo serve a noi spettatori per ricordarci che woody allen con almeno un film all'anno è ancora in grado di girare film non solo carini, ma ancora degni di lui
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