Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
Una domestica (Huppert) con ottime credenziali, incattivita dall'ostilità nei confronti dell'ipocrisia borghese, si incunea nella stolida tranquillità dell'aristocrazia francese, finendo col compiere un eccidio insieme alla propria compagna (Bonnaire).
Apologo sulla lotta di classe dei nostri giorni, instaurata tra una borghesia ipocrita e parruccona e un proletariato accecato dall'odio, da cui alla fine tutti escono sconfitti. Sandrine Bonnaire e Isabelle Huppert, attrici maledette del cinema transalpino, vinsero la coppa Volpi al festival di Venezia.
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