Regia di Sean S. Cunningham vedi scheda film
Nel 1980 sono usciti 3 film che si inseriscono a pieno titolo nel genere horror e che a modo loro hanno segnato in modo significativo questo genere: Fog di Carpenter, con i suoi fantasmi provenienti dal mare che vanno a vendicarsi delle malefatte di una comunità costiera; il mitico Shining in cui Kubrick riesce a sviluppare il proprio genio anche in un filone a lui nuovo ed infine Venerdì 13 che si concentra su un gruppo di adolescenti alle prese con un misterioso serial killer. Su quest'ultimo in particolare, ad oggi il budget risicato e la tensione della storia fanno un po' sorridere: ci si aspetta sin dall'inizio che il gruppetto di giovanotti sarà martoriato, con tanto di vaticini dal "matto del paese"; alcune soluzioni dell'epoca per far vedere qualche bella ragazza spogliarsi fanno parte delle caratteristiche più tipiche del cinema di allora. Dall'altro lato, sicuramente il make up del mitico Tom Savini fa ancora effetto, con delle soluzioni sensibilmente cruente (Kevin Bacon trafitto da una freccia al collo o la ragazza martoriata da un'ascia). Altri due elementi depongono a favore della storia: che il serial killer non è il mitico Jason, come ci si potrebbe aspettare (soprattutto oggi che anche senza aver visto la saga è comunque divenuto uno dei villain più celebri) e soprattutto il colpo di scena con il deforme Jason che alla fine si manifesta fuori dalle acque.
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