Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Manfredi superba carogna, regia corrosiva, facce uniche di caratteristi (realmente) sporchi e cattivi. Senza speranza.
Ettore Scola condivideva la visione di Pasolini sulla realtà umana e sociale e ha utilizzato questa influenza per creare un'opera che, sebbene basata sulla vita di una famiglia disagiata e disfunzionale, era anche intrisa di una certa forma di umanità e di una comprensione profonda. Scola ha sottolineato che il suo obiettivo era quello di catturare l'umanità della situazione, non attraverso un'ottica populistica, ma piuttosto attraverso la lente del grottesco. Questo approccio gli ha permesso di creare una rappresentazione che metteva in risalto le contraddizioni e le bizzarrie della vita quotidiana di questa famiglia brutta, sporca e cattiva.
Nino Manfredi è eccezionale nel ruolo di Giacinto, il capofamiglia che si atteggia da "re" della famiglia, ma che è principalmente guidato dalla sua avidità e dalla sua mancanza di scrupoli. Il film, attraverso un'abile miscela di umorismo nero e momenti drammatici, ci introduce nelle vite disordinate e paradossali dei membri della famiglia, mettendo in luce le loro debolezze, le rivalità, le ambizioni e la loro lotta quotidiana per sopravvivere.
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