Regia di Jonathan Demme vedi scheda film
Un Demme ancora non catalogato fra i grandi, ma certo si sente il segno. Un bel thriller che arriva bene ad emergere, anche se il personaggio femminile ha qualche frammentazione di cinema di genere che la rende vulnerabile al trascorrere del tempo. Il resto è funzionale e ben descritto, l'ambientazione è ottima e propizie le cascate del Niagara.
Il film di genere non mette in imbarazzo questo autore e lo abbiamo visto ultimamente con Manchurian, colpevolizzato da certa critica che lo legava troppo al prodotto (bellissimo anche quello) che lo aveva preceduto, ma che ha saputo vivere di luce propria in maniera indipendente e alta.
Il mistero, lo stress del protagonista, tutto contribuisce a tenere lo spettatore davanti alla storia ed è questo che si voleva ottenere.
Da ricordare una parte piccola, ma significativa per Christopher Walken.
Ad Una spia ebrea uccidono la moglie, per sbglio ma era lui la vittima predestinata, da li comincia la sua storia contro gli eventi ela ricerca misteriosa del perché, che non è ovvio come potrebbe sembrare
Anche brava, ma penalizzata da una scenggiatura , del suo ruolo, un po sciatta
Bravo questo attore che ha avuto e dato prove convicenti in quegli anni. Ha un volto non facile, ma con i films era riuscito ad imporsi, poi improvvisamente il silenzio o quasi!
Uno dei suoi primi film, ma già con una voglia dentro che le immagini ci portano
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