Due storie distanziate da millenni. Nell'antichità, un gruppo di selvaggi impara a nutrirsi di carne umana, finché la "società" li condanna a morte. Nel presente, il giovane figlio di un industriale, che nutre una passione morbosa per i porci, rifiuta la fidanzata. Non si inserisce nell'azienda, ma nemmeno contesta; finirà sbranato dagli stessi maiali mentre il padre si allea a un criminale nazista. Spiega Pasolini: "Ogni società divora sia i figli obbedienti che quelli né disobbedienti né obbedienti". Una parabola dura e inquietante, volutamente sgradevole e provocatoria. Una delle punte fra i film-scandalo di un autore quasi sempre "scomodo".
Pasolini a volte diventa orfano di se stesso come se qualcosa se lo stesse mangiando, qualcosa che assomiglia a un fungo o alla pazzia. Fatto sta che alla fine del primo tempo avevo già un cacciavite in un occhio, così per essere meno obiettivo.
Due storie parallele che si intrecciano e si specchiano l'un l'altra. Due racconti che si propongono di rappresentare la costante storica della prevaricazione dei forti sui deboli attraverso la metafora del divoramento. Nel primo racconto, del tutto privo di dialoghi e ambientato in una terra arsa e inospitale (ricreato sulle falde dell'Etna), un giovane ramingo (Pierre Clementi) detito al… leggi tutto
1500 in una terra arida vivono dei cannibali. Non parlano e fanno spesso la guerra, attaccando qualsiasi umano si avvicini finché il progredire della società lo condanna a morte. L’altra storia, che a questa si alterna, racconta di Julian giovane figlio di un industriale tedesco dalle hitleriane sembianze, che non sembra avere passioni ne attrazioni se non per i maiali verso… leggi tutto
Per chi pensa che Pasolini non sia stato un artista, non sia stato un regista e nemmeno uno scrittore. Per chi dopo aver visto un suo film si è o addormentato o ha avuto conati di vomito http://www.facebook.com/group.php?gid=337797711610 altro che poeta...era un deviato mentale alla perenne ricerca di maschi giovani i processi a pasolini… leggi tutto
Pier Paolo Pasolini è stato un grande regista e una delle figure più significative della cultura italiana del secondo dopoguerra, ma anche un provocatore innato e un artista che inseguiva un proprio ideale di purezza nel proletariato, in maniera alquanto contraddittoria, portando avanti una guerra personale alla corrotta borghesia che nella fase conclusiva si carico' di toni sempre…
E' da tempo che riflettevo sulla creazione di una palylist personale - di film e telefilm - che possa mettere in evidenza temi importanti della storia umana e della società odierna. Alcuni di questi film sono…
Visioni antropofaghe sulle pendici di un vulcano, forze primitive e telluriche, un attimo di irraggiungibile poesia, Pierre Clementi con gli occhi lucidi che ripete, Ho ucciso mio padre, ho mangiato carne umana e tremo di gioia - Violenze e torture, corpi smembrati e divorati, prefigurazioni visive di Salò, anche se la nudità ancora non è dominio e sottomissione e sono solo…
Sting ha dichiarato che se una canzone non lo sorprende (in positivo) nelle prime otto battute, lui spegne. Cambia. Le prime otto battute della sua "Every Breath You Take" durano 17 secondi sul totale di 228, quindi il 7,4%. A occhio, per un libro questo equivale a 20 pagine, per un film a 10 minuti. Sting ha ragione. I giovani possono essere pazienti, ma ad una certa età, quando il…
Con lapidaria lettura così Tullio Kezich sintetizzò il film:
“Il porcile è la nostra società che soffoca la libera espressione dei giovani anticonformisti, ne devia gli istinti e alla fine li distrugge. Non importa se i figli sono ribelli o indifferenti, è sufficiente che siano diversi dai padri.”
E questo è…
1500 in una terra arida vivono dei cannibali. Non parlano e fanno spesso la guerra, attaccando qualsiasi umano si avvicini finché il progredire della società lo condanna a morte. L’altra storia, che a questa si alterna, racconta di Julian giovane figlio di un industriale tedesco dalle hitleriane sembianze, che non sembra avere passioni ne attrazioni se non per i maiali verso…
Porcile è un film indigeribile: pesante nella trama atroce, criptico nel linguaggio, ostico nei messaggi politici (e sociali) che sono anarchici, apocalittici e di una radicalismo insopportabile,
La prima visione, mezzo secolo fa, mi aveva disorientato al punto da decidere cancellarne la memoria.
E questo nonostante apprezzassi Pasolini,
Intuivo che…
Oggi, anzi in realtà già ieri, come credo sia noto, ricorre il Centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini. Come per altri Autori a me molto cari, quindi, anche per lui ho deciso di 'spararmi' una…
Avvertenza: non ho la pretesa né la presunzione che questa possa essere una lista di sconsigli, perché ognuno ha le proprie idee e i propri gusti riguardo al cinema. Si tratta al contrario di una…
Quando dimenticare già significa morire, e curarsi della morte vuol dire sottrarre la vita dalle pene dell'oblio. I corpi dei defunti stanno lì, immobili, e si fanno specchio della triste solitudine…
Gor(in)o, Finis Terrae, Italia. Scalo temporaneo di masse in moto messe in moto da sete, fame, guerra, povertà. La paura c'invade, ovvero: “Non vi vogliamo. Vi odiamo”. Noi, che nel…
Bisogna abbandonare le dietrologie e le ricostruzioni fantasiose, superare l’impasse dei ributtanti giudizi morali, valutare l’artista per il suo… segue
Il prossimo 2 novembre saranno 40 anni che Pasolini se n'è andato.
Se n'è andato non per sua volontà, benchè molte anime belle dell'epoca (e molti parrucconi odierni) sostenessero (e…
Come la Pop Art di Warholiana memoria insegna il Trash, diffusosi all'ombra del Museo D'Arte Moderna di New York, è una forma d'arte che, a volte, denuncia alcune aberrazioni nella società dei consumi attraverso…
Porcile è un'opera teatrale del 1965, il film è invece un composito di due episodi, che hanno solo il significato finale in comune, ma il resto sembra come due corpi estranei, e solo l'intermittenza dei racconti riesce a convogliarci quasi autoritariamente nei binari voluti; la stessa produzione delle due storia è diversa, ognuna indipendente dall'altra. L'opera teatrale, che è poi uno…
Quanti di voi si ricordano di Anne Wiazemsky, l'attrice che debuttò sullo schermo nel 1966 interpretando il ruolo di Marie in Au Hasard Balthazar, capolavoro di Robert Bresson? In seguito, l'attrice…
uno dei film più belli di Pasolini. Due storie parallele, distanziate da secoli di storia e raccontate con la tecnica dell'alternanza delle azioni: in un'epoca imprecisata, forse il cinquecento, in una landa deserta e sterminata (il suggestivo paesaggio dell'Etna) dei cannibali uccidono, stuprano e mangiano carne umana; vengono condannati dal potere ecclesiastico ad essere sbranati da dei…
Da sempre i contadini dicono che "del maiale non si butta nulla" ; è l'unico animale che generosamente da tutto sè stesso all'essere umano, ricevendo in cambio una bella sgozzatura. In alcuni film, o…
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Commenti (6) vedi tutti
Tra Medio Evo e Novecento, la parabola desolata di una società di cannibali.
leggi la recensione completa di yumeQualcosa di interessante c' è ma è poco comprensibile e pesante!
commento di marco biRoba da ricovero in manicomio.
commento di albertocinelliFilm minore di Pasolini.L'episodio più interessante è quello che vede protagonisti il trio Tognazzi-Lionello-Ferreri
commento di antonio de curtisPasolini a volte diventa orfano di se stesso come se qualcosa se lo stesse mangiando, qualcosa che assomiglia a un fungo o alla pazzia. Fatto sta che alla fine del primo tempo avevo già un cacciavite in un occhio, così per essere meno obiettivo.
commento di brando7
commento di incallito