Trama
Giovane e intelligente, Arthur si muove nei sobborghi di Londra con la sua banda, senza sospettare il destino che lo attende fino al momento in cui non agguanta la spada Excalibur. Messo alla prova dallo straordinario potere dell'arma, Arthur è subito costretto a fare scelte difficili. Unendosi alla Resistenza e a una misteriosa maga, dovrà imparare a usare la spada, a superare i propri demoni personali e a unirsi al popolo per sconfiggere il tiranno Vortigern, che ha rubato la corona e ucciso i suoi genitori, e salvare il trono.
Approfondimento
KING ARTHUR: IL POTERE DELLA SPADA - RILEGGERE IL MITO DI EXCALIBUR
Diretto da Guy Ritchie e sceneggiato dallo stesso con Joby Harold e Lionel Wigram a partire da un soggetto di Harold e David Dobkin, King Arthur: Il potere della spada racconta in chiave action e fantasy la storia arcinota di Arthur (Artù) e del suo viaggio dalle strade fino al trono grazie anche al potere concessogli dalla spada Excalibur. Il tutto ha inizio quando il padre del piccolo Arthur viene ucciso e suo zio Vortigern prende possesso del trono: privato dei suoi natali e senza alcuna idea di quale sia la sua vera identità, il piccolo Arthur conosce la dura vita di strada ma, crescendo ed entrando in possesso della mitica Excalibur estratta dalla roccia, vedrà la sua vita ribaltata e sarà costretto a rivendicare ciò che gli appartiene.
Con la direzione della fotografia di John Mathieson, le scenografie di Gemma Jackson, i costumi di Annie Symons e le musiche di Daniel Pemberton, King Arthur: Il potere della spada rilegge la figura di re Arthur e riveste la sua storia di grinta e modernità facendo del protagonista, non ancora re, un ruffiano e un eroe del tutto riluttante che si ritrova costretto a combattere per scoprire il suo vero destino contro quella stessa monarchia di cui dovrà divenire un rappresentante. Sottolinea il regista: "Credo che le migliori storie da raccontare siano quelle che parlano di un uomo in viaggio che trascende i suoi limiti ed evolve per divenire qualcuno di migliore. Nella nostra versione della storia del mito di Excalibur, la vita di Arthur inizia da molto basso: lo vediamo sin da piccolo muoversi tra bordelli e violenti vicoli e imparare a combattere e a schivare la legge. Saranno poi le azioni degli altri - alcune mosse da buone intenzioni, altre no - a costringerlo a espandere la visione di se stesso e del suo futuro. L'idea di fondo era quella di presentare una storia più vicina ai giovani di oggi, ai loro ideali e al loro modo di vedere le cose. In King Arthur: La leggenda della spada, Arthur è abituato a provvedere da solo a se stesso e si è creato un piccolo mondo in cui è il principe dei ladri: non è un'anima nobile alla ricerca di una causa per cui combattere. Ciononostante, non appena entra in contatto con la spada Excalibur, cambierà per sempre la sua esistenza, volente o nolente. La maggior parte della storia, poi, non si svolge tra i boschi, come vorrebbe la tradizione letteraria, ma in un contesto più urbano: nella Londra voluta dai Romani chiamata all'epoca Londinium. Ovviamente, una storia di re Arthur non sarebbe tale senza un tocco di magia: al posto dei draghi, però, abbiamo creato un universo mitico unico e inedito, fatto di elefanti grandi quanto un campo da football e serpenti lunghi quanto un convoglio della metropolitana".
Il cast
A dirigere King Arthur: Il potere della spada è Guy Ritchie, regista, produttore e sceneggiatore di origine inglese. Nato a Hatfield nel 1968, Ritchie ha manifestato presto il desiderio di dedicarsi al mondo del cinema (la leggenda vuole che a far nascere in lui l'amore per la settima arte sia stata la visione di… Vedi tutto
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (10) vedi tutti
inguardabile
commento di sfrisoloSolito Ritchie, però flop! Comunque consigliato agli amanti del regista. 6 TROPPO
leggi la recensione completa di luca826Massì. Bando alla filosofia. Decente. Si può guardare. 7
commento di BradyTogliete gli esasperati effetti speciali digitali e la frenesia del ritmo delle azioni (più che film sono videogiochi passivi) e vi accorgerete che Hollywood produce solo propaganda, facendo come al solito scempio della storia e della mitologia.
commento di MaciknightBuon tentativo ma non è riuscito, assurdo buttarci così tanti soldi.
leggi la recensione completa di tobanisIl dovere di un regista...
leggi la recensione completa di ImmoraleSe siete amanti dei videogiochi, dei videoclip e di tutto ciò che inizia per video andate pure a vederlo. Ma se siete amanti del cinema, vivete meglio ignorandolo. Pessimo montaggio, pessima regia e pessima storia. Tempo buttato anche se si ama il cinema d'azione. Lento, inutile, noioso, superfluo.
commento di cantautoredelnullaUna cattiva alchimia tra "Vikings", "Il Trono di Spade" ed i "Power Rangers"
leggi la recensione completa di AbelardLa nuova versione di Artù presenta l'insolita regia di Ritchie
leggi la recensione completa di lino99Protagonista assoluta del film non è certo la mitica spada quanto piuttosto la musica.
leggi la recensione completa di vjarkiv