Trama
A metà degli anni Settanta, Erik e Anna, una coppia di intellettuali, decidono insieme alla figlia Freja di dar vita a una comune nella grande villa di Erik, in un quartiere esclusivo di Copenhagen. Inizia così la realizzazione di un sogno, fatto di incontri, cene e feste. Amicizia, amore e unione convivono sotto lo stesso tetto, ma una relazione inaspettata mette la vita della comunità a dura prova.
Approfondimento
LA COMUNE: LA VITA DI UNA COMUNE NEGLI ANNI SETTANTA
Diretto da Thomas Vinterberg e scritto dal regista con Tobias Lindholm, La comune è il commovente ritratto di una famiglia che decide di trasformarsi in qualcosa di più grande ma che finisce con il perdersi dolorosamente. Ambientato negli anni Settanta, è la storia di una generazione che si confronta con le proprie credenze e diventa vittima dei propri ideali. Protagonisti sono gli attori Trine Dyrholm e Ulrich Thomsen, che interpretano Anna ed Erik, una coppia di accademici che decidono di mettere insieme un gruppo di amici e di dare vita a una comune. L'amicizia, la felicità e la solidarietà, del posto verranno però rimesse in discussione quando Erik si innamora di una studentessa e la invita a trasferirsi nel grande casale in campagna.
Con la direzione della fotografia di Jesper Tøffner, le scenografie di Niels Sejer, i costumi di Ellen Lens e le musiche di Fons Merkies, La comune si ispira alla reale esperienza di Vinterberg, che ha pescato nel suo personalissimo passato: «Dai 7 ai 19 anni ho vissuto in una comune. Si è trattato di un periodo pazzesco, divertente e fantastico, fatto di nudità, birra, discussioni accademiche, amore e tragedie personale. Ai miei occhi di bambino, ogni giorno era come una favola: la privacy rimaneva rinchiusa nella stanza da letto mentre le aree comuni della casa offrivano una varietà di sorprendenti scenari con protagonisti gli altri residenti e le loro eccentriche personalità.
Ripensando a quegli anni, mi ritornano in mente intensi ricordi e momenti assurdi. La casa, ad esempio, diventava una sorta di inferno per almeno 5 giorni al mese a causa dei cicli biologici delle donne potenti e determinate che governavano la casa, cicli che erano quasi sincronizzati. Le cene di gruppo, che solitamente avevano luogo ogni giovedì e domenica, in genere si trasformavano in qualcosa di travolgente e, a volte, catastrofico. Il concetto di 'riunione' rappresentava l'espressione massima di autorità: la riunione di casa era un incontro democratico in cui i residenti condividevano a cuore aperto i problemi e ne discutevano. Ricordo ancora una riunione in cui si è deciso che l'affitto sarebbe stato pagato in proporzione al reddito di ciascun membro. A portare avanti l'ipotesi era un uomo che guadagnava molto più di chiunque altro e che, di conseguenza, avrebbe visto il suo affitto più che raddoppiato. Sebbene la comune fosse costituita da pensatori ben istruiti, a guardare indietro nel tempo la vita di allora appare ingenua e idealista ma era piena di speranza per il futuro.
La comune è ambientato nel 1975. Il gruppo di individui che popolano la comune che ho filmato fanno da coro al dramma e all'evoluzione della storia d'amore dei protagonisti. Violando l'intimità della coppia, il tradimento porterà alla fine del sogno collettivo».
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- Orso d'Argento per la miglior interprete femminile a Trine Dyrholm al Festival di Berlino 2016
Commenti (6) vedi tutti
I ricordi del regista nella Danimarca degli anni ’70, quando, da piccolo, aveva abitato con i genitori all’interno di una Comune, esperienza al tempo ancora diffusa.
leggi la recensione completa di laulillaDi per sé mi sembra un buon film, soprattutto per il contrasto tra libertà e fedeltà, tra privato e collettivo in un rapporto familiare; ma assolutamente decontestualizzato rispetto a quegli anni, tutt'al più si assiste a una familizzazione della comune. 6,5
commento di logosmi ha fatto provare emozioni...Intenso ma equilibrato...
commento di Manfredi68Vintenberg costruisce una storia di tradimento che arriva al cuore dello spettatore.Da vedere ??...certo che e' da vedere,con i premi meritati ottenuti a Berlino.Per me 3 stelle e mezza.
commento di ezioOmaggio alle comuni e agli ideali d'epoca? Boh, a me sembra tutt'altra cosa, una specie di seguito si "Il sospetto", un altro film ferocissimo sulla società perfetta e ideale. Mi sembra assurdo vederlo come un film di nostalgiche rievocazioni, è un film di una ferocia sarcastica...
commento di brian77Non è mai esistito "un tempo dell'amore" (condiviso), è solo un'illusione hippy. Chi dice 'ti amo' fa un passo in avanti e si candida a morire. Soffre. Si consuma. Soccombe. Sempre.
commento di amandagriss