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Sangue del mio sangue

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Regia di Marco Bellocchio

Con Pier Giorgio Bellocchio, Roberto Herlitzka, Filippo Timi, Lidiya Liberman, Alba Rohrwacher, Fausto Russo Alesi, Toni Bertorelli... Vedi cast completo

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Trama

Federico, un giovane uomo d'armi, viene sedotto come il suo gemello prete da suor Benedetta che verrà condannata ad essere murata viva nelle antiche prigioni di Bobbio. Nello stesso luogo, secoli dopo, tornerà un altro Federico, sedicente ispettore ministeriale, che scoprirà che l'edificio è ancora abitato da un misterioso conte, che vive solo di notte.

Approfondimento

SANGUE DEL MIO SANGUE: LA MONACA E L'ULTIMO VAMPIRO NEL CONVENTO DI BOBBIO

Scritto e diretto da Marco Bellocchio, Sangue del mio sangue parte nel momento in cui Federico, un giovane uomo d'armi, desidera riabilitare la memoria del fratello, un prete sedotto da una monaca, suor Benedetta. A tal fine, decide di recarsi nel convento-prigione di Bobbio, dove accusata di stregoneria la donna è rinchiusa. Ammaliando anche lui, Benedetta verrà condannata a vita e murata viva. Nello stesso luogo ma secoli dopo, un altro Federico, un ispettore ministeriale, bussa alla porta del convento, trasformato in prigione, da allora abbandonato. Ha scoperto che l'edificio è abitato da un misterioso conte che esce solo di notte.

Con la direzione della fotografia di Daniele Ciprì, le scenografie di Andrea Castorina, i costumi di Daria Calvelli e le musiche di Carlo Crivelli, con Sangue del mio sangue Marco Bellocchio ha riunito attorno a sé la sua "famiglia" cinematografica, con cui ha da lungo tempo un sodalizio artistico e umano: Roberto Herlitzka, indimenticabile Aldo Moro in Buongiorno, notte e incisivo politico in Bella addormentata; Pier Giorgio Bellocchio, suo figlio, che ha fatto esordire bambino nel cinema, per poi dirigerlo in vari suoi film (Buongiorno, notte, Bella addormentataVincere) e spettacoli teatrali (Zio Vanja); Lidiya Liberman, che ha scoperto e voluto a teatro per il ruolo di Helena in Zio Vanja e che ha fatto debuttare ora nel cinema; Alba Rohrwacher, che ha diretto in Sorelle Mai# e Bella addormentata e Federica Fracassi (anche lei in Bella addormentata). E poi Toni Bertorelli, indimenticabile interprete di Il principe di Homburg e L'ora di religione, Bruno Cariello, al quarto film con Bellocchio, e Filippo Timi straordinario protagonista di Vincere, nel quale ha lavorato anche Fausto Russo Alesi. Senza dimenticare Elena Bellocchio, già interprete di Sorelle Mai. Bellocchio li ha riuniti tutti a Bobbio, dove ha girato il suo primo film I pugni in tasca e dove ogni estate tiene il laboratorio per i giovani "Fare Cinema". E proprio un'estate, alla ricerca di nuove location, scopre le antiche prigioni di Bobbio, chiuse e abbandonate da molti decenni, che in un remotissimo passato facevano parte del convento di S. Colombano.

A spiegare le origini di Sangue del mio sangue è lo stesso regista, in occasione della presentazione del film in concorso al Festival di Venezia 2015: «Sangue del mio sangue è nato quasi per caso quando ho scoperto le antiche prigioni di Bobbio, chiuse e lasciate abbandonate per molti decenni. Sono state costruite nel XIX secolo in una vecchia ala del convento di San Colombano. La scoperta è avvenuta nel 2009 mentre ero alla ricerca di nuove ambientazioni per le mie storie, dal momento che dal 1995 filmo Bobbio durante l'estate per il laboratorio che conduco, "Fare Cinema". Sono stato così ispirato per il primo episodio del film, intitolato La monaca. In breve, vi si narra la storia di Benedetta, una religiosa murata viva nel convento-prigione di Santa Chiara a Bobbio. Il riferimento all'episodio della monaca di Monza è ovviamente più che esplicito. Il breve racconto cinematografico che ho ottenuto mi ha spinto poi nel tempo a immaginare cosa ha preceduto la terribile condanna.

È nato in questo modo Sangue del mio sangue, che racconta la storia del processo di Benedetta, delle prove che confermano la sua alleanza con Satana e della sua muratura finale. Mi è parso che questa storia dissepolta da un passato così remoto meritasse un ritorno al presente dell'Italia di oggi e più precisamente in un'Italia di paese, Bobbio, che la modernità e la globalizzazione hanno ormai cancellato. Tale mondo è rappresentato dall'episodio contemporaneo che immagina un misterioso conte (un vampiro?), che vive nella stessa prigione ormai abbandonata da cui ha avuto inizio la storia di Benedetta.

Un film così incerto ed emozionante dal mio punto di vista non può essere realizzato per un motivo futile o fortuito. Forse era mio desiderio trasfigurare una storia tragica che ha segnato la mia vita: la morte del mio fratello gemello, che ho già raccontato in Gli occhi, la bocca. Così, una storia datata 1630 mi ha permesso di ritornare sullo stesso argomento senza essere "perseguitato" dalla mia storia familiare, pur restando in un quadro che mi è familiare, Bobbio».

Note

A una prima metà tutta ecclesiastica e in parte seria, naturalmente ispirata alla monaca di Monza, si contrappone una seconda ambientata ai giorni nostri, in cui Bellocchio si diverte a giocare con il registro del grottesco che ben conosce per ritrarre un’Italia contemporanea in cui i notabili vampireschi continuano ad avere in mano il potere che esercitano attraverso uno spregiudicato consociativismo. Insomma, Dio e Satana a braccetto. E il popolo sta a guardare senza nemmeno capire che cosa accade.

Trailer

Commenti (9) vedi tutti

  • Collegando al presente un’orribile storia di superstizione e di ingiustizia, Marco Bellocchio racconta la storia immutabile di Bobbio Piacentino, luogo di antichissime origini, sorto, nei primi secoli dopo Cristo, nei pressi del monastero di San Colombano, diventato convento femminile che dava di che vivere ai borghigiani dei dintorni.

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse quale interesse culturale ha questo film per avere la sovvenzione.

    commento di UgoCatone
  • NOIA NOIA NOIA TOTALE ! voto.0.0.0.

    commento di chribio1
  • Vista la trama, e l'ambientazione, un po' di cupezza era lecita, anzi necessaria. Ma si è esagerato. Domina la lentezza, e il risultato finale è spiacevole. Da non guardare.

    commento di putrella
  • Svarione totale di uno dei migliori registi italiani.

    leggi la recensione completa di leporello
  • …una donzella fuora / del proprio albergo uscì...

    leggi la recensione completa di mck
  • Sul solco tracciato da Vacanze in Val Trebbia e Sorelle Mai, Bellocchio racconta il passato e il presente a modo suo perchè è Sangue del mio sangue. Mai banale

    leggi la recensione completa di hallorann
  • Il film di Bellocchio è, a suo modo, spiazzante ed enigmatico al primo impatto: due tronconi apparentemente separati e distanti, ma solo nel tempo. In un certo qual modo il regista affronta e confronta la Storia e la sua storia personale, la Chiesa e lo Stato, la religione e la laicità, in una maniera che potremmo definire sperimentale.

    leggi la recensione completa di michemar
  • Ieri come oggi, l'uomo si nasconde. Lascia che sia il mito a parlare al posto suo. Si fa scudo delle sue leggende, delle sue idolatrie, che cambiano forma a seconda del tempi, ma che sono sempre le proiezioni dei suoi istinti primitivi. Le impronte di quelle leggi oscure che sono scritte nel sangue. E dalle quali solo la morte lo può liberare.

    leggi la recensione completa di OGM
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Recensioni
Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

Nacro di Nacro
6 stelle

Sangue del mio sangue, film in concorso a Venezia 72, è ambientato su due piani temporali diversi: il seicento ed i giorni nostri. La prima parte attraverso una fotografia ingrigita dal tempo ci inserisce in un situazione pesante ed opprimente dove un giovane uomo viene sedotto come suo fratello prete da una suora “manzoniana” chiamata suor Benedetta, la quale dovrà… leggi tutto

3 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle positive

EightAndHalf di EightAndHalf
8 stelle

Edificare un'intera struttura spaziotemporale che renda conto di un confronto costruttivo fra le frustrazioni del passato e del presente è di certo stata una scelta secondaria, in Sangue del mio sangue, rispetto alla scelta dei luoghi e delle atmosfere, delle suggestioni insomma che rendono quasi mitica la storia dei tre personaggi protagonisti, la splendida giovane Benedetta che viene… leggi tutto

11 recensioni positive

2024
2024
Trasmesso il 31 agosto 2024 su Rai Storia
2021
2021

Recensione

laulilla di laulilla
4 stelle

    Interno di un convento – una storia  del XVII secolo  Si aprivano su oscuri corridoi le celle spoglie e poco illuminate che ospitavano le giovinette che, ufficialmente, volevano sacrificare all’amore e alla gloria di Dio la propria vita, ma che vi erano state obbligate dalle ricche o nobili famiglie della zona allo scopo di evitare…

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Troppi Preti e Troppe Suore.

mck di mck

Il Vaticano ha chiesto al governo di modificare il ddl Zan. Secondo il Corriere ha inviato una richiesta formale in cui tira in ballo anche il documento che regola i rapporti con lo Stato…

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2020
2020

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leporello di leporello
4 stelle

   Banda Bellocchio mobilitata in forze, più una discreta quantità degli abituali, amichevoli innesti (Rohwacher, Timi, Herlitzka, Bertorelli ed altri), il cui contributo (non sempre, ma con Herlitzka e Bertorelli sicuramente sì), a parte una fotografia magnifica firmata Ciprì, forse è l’unica cosa che non fa sprofondare del tutto questo lavoro…

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2017
2017
Trasmesso il 4 ottobre 2017 su Rsi La2
Nel mese di febbraio questo film ha ricevuto 4 voti
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Recensione

hallorann di hallorann
7 stelle

Marco Bellocchio dalla sua Bobbio continua a fare cinema in assoluta libertà, senza condizioni come disse Paolo VI ai brigatisti. Non è più scomodo o problematico perché i tempi sono cambiati e con l’età si è un po’ ammorbidito, però continua a modo suo un percorso iniziato cinquant’anni fa. La prima storia (concepita…

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Nel mese di gennaio questo film ha ricevuto 6 voti
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Recensione

steno79 di steno79
7 stelle

Film riuscito a metà, "Sangue del mio sangue" non ripete certamente gli exploit artistici di opere come "L'ora di religione" o "Vincere", ma porta comunque evidente il marchio del suo autore. È un insolito dittico in cui si spazia da una vicenda modellata su quella della monaca di Monza ad un divertissement grottesco nella seconda parte, entrambi ambientati nella natia Bobbio, con…

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Nel mese di dicembre questo film ha ricevuto 3 voti
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2016
2016

Recensione

mm40 di mm40
6 stelle

Nel XVII secolo una suora, accusata di essere una strega, viene rinchiusa per trent'anni in una cella di convento; a quello stesso convento bussa, all'inizio del XXI secolo, un funzionario statale che si trova di fronte a un misterioso conte, che ora vive isolato dentro a quell'edificio.   Corsi e ricorsi storici, la ciclicità del Tempo: temi che da sempre affascinano Marco…

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Recensione
Utile per 3 utenti
Alberto Cracco
Foto

Recensione

mck di mck
8 stelle

  * * * * ¼  -  8 ½   Se l'obiettivo è rivolto sempre verso sé stessi non si vedrà altro che nulla. Mario Dondero (1928-2015)   I. Sinossi ( Basta Mai! ). XVII° secolo, suppergiù, in quel di Bobbio, tra i Visconti e i Dal Verme pseudopodica propaggine a feudo monastico della serenissima provincia repubblicana…

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Recensione

OGM di OGM
7 stelle

Raccontare. Immaginare fatti e un filo logico che li colleghi, tra loro e alle soggiacenti idee inespresse. Per Bellocchio la sfida si deve affrontare con un gesto semplice, che parli alla coscienza della gente, che non ammetta ambiguità, che non lasci margini di dubbio. Si può procedere alla maniera antica, in cui tutto si dice e tutto si vede; oppure secondo le tendenze dei…

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Recensione
Utile per 7 utenti
Nel mese di febbraio questo film ha ricevuto 3 voti
vedi tutti
Nel mese di gennaio questo film ha ricevuto 5 voti
vedi tutti

Recensione

lao di lao
5 stelle

L'intera pellicola gravita attorno all'ombelico di Marco Bellocchio che a Bobbio, dove è ambientata la vicenda, nella quale il '600 dell'inquisizione si interseca con l'oggi dei misteriori poteri occulti, trova il modo di far coincidere ispirazione artistica e biografia: il nitore dei paesaggi naturali contaminati dalla presenza dell'uomo, il potere coecitivo della religione e della…

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Recensione
Utile per 1 utenti
2015
2015
Nel mese di novembre questo film ha ricevuto 3 voti
vedi tutti

Recensione

penelope68 di penelope68
7 stelle

I film di Bellocchio ci stupiscono sempre e ci fanno riflettere sulla religione,la follia, la famiglia che non e' quel rifugio come dovrebbe essere.Diciamo che forse mi aspettavo di piu' da questa pellicola:la prima parte mi e' piaciuta moltissimo,a parte per l'ambientazione ,i costumi e  la scelta delle attrici (superba Alba ,come sempre ) a quell'aria manzoniana di peccato e redenzione…

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Recensione
Utile per 3 utenti
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