Trama
Billy "The Kid" McDonnen (Robert De Niro) e Henry "Razor" Sharp (Sylvester Stallone) erano due pugili di Pittsburgh, la cui rivalità li aveva portati sotto i riflettori dell'intera nazione. Con una vittoria contro l'altro a testa, nel 1983 alla vigilia del terzo incontro Razor annunciò definitivamente il ritiro dalle scene rifiutandosi di fornire alcuna spiegazione e tranciando di fatto la carriera di entrambi. Trent'anni dopo, il promoter di incontri Dante Slate Jr., fiutando un grosso affare, propone ai due ex sfidanti un'offerta che non possono rifiutare: tornare su un ring e affrontarsi per regolare i conti una volta per tutte. Il loro primo incontro dopo tanto tempo si trasforma in un corpo a corpo involontariamente esilarante, che in breve tempo diventa noto a tutti. L'improvviso interesse dei media spingerà i due, dopo essere sopravvissuti ad una dura formazione, a diventare i protagonisti di un evento imperdibile.
Approfondimento
IL GRANDE MATCH: LA BOXE COME SECONDA OPPORTUNITÀ
Diretto da Peter Segal e sceneggiato da Tim Kelleher e Rodney Rothman, Il grande match racconta sotto forma di commedia la storia di due leggendari pugili di Pittsburgh, che - anche se non più giovani - sono chiamati ad affrontarsi per un'ultima sfida che decreti chi tra i due è il più forte. Dopo trent'anni dall'ultima volta in cui sono saliti su un ring, Billy "The Kid" McDonnen e Henry "Razor" Sharp, grazie all'interessamento del promoter Dante Slate jr., decidono di chiudere i conti con un incontro che si rimanda già dal lontano 1983, quando alla vigilia di un terzo match Sharp annullò l'incontro.Interpretato dagli iconici Robert De Niro e Sylvester Stallone, chiamati a mettere in scena in fondo un ipotetico scontro tra Toro scatenato e Rocky Balboa, Il grande match usa la boxe per offrire una vicenda di seconde possibilità, grazie alle quali i due protagonisti possono riallacciare quei legami che trent'anni prima hanno provveduto a distruggere. In tal senso, ritornare a combattere sul ring diventa una metafora per invitare i due ex pugili - e simbolicamente tutti quanti - a non mollare mai.
A ispirare Il grande match alla mente dello sceneggiatore Tim Kelleher è stato lo storico incontro nel 1999 tra i pesi massimi Larry Holmes e George Foreman, entrambi cinquantenni all'epoca.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
In Il grande match, Sylvester Stallone e Robert De Niro interpretano rispettivamente i protagonisti Henry "Razor" Sharp e Billy "The Kid" McDonnen.
Dopo il ritiro dalla boxe nel 1983, Razor è ritornato alla vita operaia a cui era abituato da sempre e trascorre il suo tempo libero da solo, trasformando scarti di metallo in minuscole sculture di animali e lavorando sulla sua pregiata Shelby al chiuso di un garage. Egli, inoltre, è pieno di dubbi su quale sarebbe stata la sua vita se non avesse lasciato il pugilato o se avesse sposato un'altra donna.
The Kid, invece, dopo il match annullato con Razor, ha disputato altri 11 incontri dopo i quali la sua carriera ha subito una battuta d'arresto. Ha però sfruttato la sua celebrità per divenire testimonial di vari prodotti e ha investito del denaro in alcune aziende locali, rimanendo però ossessionato da quel combattimento mai portato a termine.Colui che porta Razor e The Kid a ripensare a un terzo incontro, fungendo da catalizzatore per tutta la storia, è il promoter Dante Slate Jr., interpretato da Kevin Hart. Figlio di un famoso organizzatore di incontri, Dante dal padre non ha ereditato soldi ma una convincente parlantina, una certa dose di follia istintiva e una passione quasi vergognosa per il denaro. Tutto ciò che egli fa è a scopo di guadagno ma riesce a convincere Razor e The Kid a sfidarsi nuovamente, nonostante nessuno dei due sia interessato al compenso ma sia spinto da reali motivazioni di rivalsa.
Nel momento in cui decide di ritornare sul ring, Razor ha al suo fianco come preparatore il vecchio amico ed ex allenatore di pugilato Louis "Lightning" Conlon, interpretato da Alan Arkin. Il rapporto tra Louis e Razor ricorda molto quello tra padre e figlio e la possibilità di allenare Razor permette a Louis di lasciare la casa di cura in cui è ospite e di dimostrare di essere ancora autonomo e in grado di svolgere al meglio la sua vecchia professione.
Oltre all'incontro mai disputato, Razor è tormentato da un altro elemento del suo passato: quando la notizia del nuovo incontro con The Kid si diffonde, nella sua vita fa la ricomparsa Sally, una ex fiamma capace in passato di cambiare per sempre l'esistenza dei due pugili. Sally è interpretata da Kim Basinger mentre, nei flashback che vedono in scena il personaggio da giovane, a ricoprire la parte è Ireland Basinger Baldwin, figlia dell'attrice e di Alec Baldwin, al suo debutto cinematografico.
Mentre Razor ha al suo fianco come allenatore Louis, The Kid inizia da solo a prepararsi per la sfida fino a quando in palestra viene avvicinato da un giovane di nome B.J. Interpretato da Jon Bernthal, B.J. si presenta a The Kid come quel figlio che egli ha avuto da Sally e che non ha mai voluto crescere. Con la sua presenza, The Kid è costretto anche a fare i conti con l'età che passa e con il fatto di non essere più un dongiovanni ma il padre di un ragazzo maturo e per di più nonno. Grazie alla straordinaria somiglianza con De Niro, Jon Bernthal impersona anche il personaggio di The Kid nei flashback che lo vedono giovane.
A completare il cast principale di Il grande match sono poi l'attore LL Cool J (nella parte di Frankie Bite, allenatore di pugilato di nuova generazione), gli analisti e commentatori sportivi della HBO (la rete televisiva via cavo statunitense, che nel film si interessa all'incontro tra Razor e The Kid) Larry Merchant, Jim Lampley e Roy Jones Jr., e - sempre legati alla HBO - l'annunciatore Michael Buffer e l'arbitro Pat Russell. Grazie all'interessamento della UFC, a Il grande match prendono parte anche il campione dei pesi massimi leggeri Chael Sonnen e il presentatore Mike Goldberg.
Note
Corpi in decomposizione dentro tute in latex destinati a ringiovanire in un videogioco i cui mirabolanti effetti sono proposti nel prologo: c’era già tutto in Rocky Balboa, ma la riflessione sui dispositivi dell’immagine va a segno. A mettere al tappeto il film ci pensano simbologie patetiche e autoironie parodiche stalloniane che ormai hanno stancato da tempo anche il suo pubblico. Ma l’affondo decisivo lo danno De Niro, vettore comico ormai consolidato, e il comprimario Arkin, vecchio allenatore arrapato e portatore di disilluso umorismo. Sullo sfondo Kim Basinger, un tempo contesa e ora rottame tra i rottami di miti che furono. Il cerchio, a suo modo, è chiuso. Speriamo.
Trailer
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Commenti (5) vedi tutti
Operazione nostalgia andata completamente fuori via con Rocky Cataratta e Toro Scatenato Catetere che si sfidano a suon di sberle alla Bud Spencer & Terence Hill. Inguardabile.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloFilm che non avremmo mai voluto vedere ,non trovo un valido motivo perché sia stato girato. Discesa sempre più in basso per uno dei miti del cinema. Stallone bruttissima copia del primo Rocky.
commento di MARPESSATO61Vero (s)cult movie, guilty pleasure per farsi del male o del bene. La Basinger è ancora bona? Boni, state boni, non picchiatevi troppo sennò ve fate malissimo. Avete una certa età, cazzo!
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoirdivertente a tratti ,ma l'ho trovato abbastanza modesto nonostante 2 collossi del cinema
commento di danandre67Prima di andare al cinena pensavo questa è una cavolata, invece è divertente. De niro e Stallone sono una coppia perfetta
commento di bond20