Trama
Noah (Russell Crowe), nipote del biblico Methuselah (Anthony Hopkins), è perseguitato dalle continue visioni di un apocalittico diluvio. Per questo motivo, decide di adottare tutte le misure necessarie a garantire la sopravvivenza della sua famiglia e inizia la costruzione di una gigantesca arca.
Approfondimento
NOAH: UN UOMO IMPERFETTO E IL DILUVIO UNIVERSALE
Diretto da Darren Aronosky e scritto dal regista con Ari Handel, Noah porta sul grande schermo la storia di coraggio, sacrificio, speranza e redenzione di Noah (Noè), un uomo imperfetto scelto da Dio per intraprendere un'epocale missione di salvataggio prima che un apocalittico diluvio distrugga il mondo. Intraprendendo un cammino di paura e di fede, di distruzione e di trionfo, di disagio e di spernza, Noah inizia la costruzione di una gigantesca arca, utile a salvare la sua famiglia e ogni specie animale mentre il resto dell'umanità viene spazzato via.
Interamente ispirato alle parole scritte in poche pagine e senza dialoghi nel libro della Genesi, Noah ha nella storia cinematografica illustri precedenti, dal momento che le vicissitudini di Noè sono state già raccontate in L'arca di Noè del 1928 (che fonde la storia del diluvio universale con il dramma della prima guerra mondiale) e in un frammento del kolossal La Bibbia.Tuttavia, mai un intero film è stato dedicato a quella che si prefigura essere la primissima storia della fine del mondo. Attratto dalle epiche gesta di Noè sin da quando appena tredicenne gli ha dedicato una poesia scolastica valsagli un premio, Aronofsky realizza grazie alle moderne tecnologie e al 3D un film ambizioso e, com'è nel suo stile, visionario drammatizzando le conseguenze sia personali sia familiari della sfida divina che Noè è chiamato ad affrontare. In un mondo in cui le visioni e le voci non sono ancora sintomo di instabilità mentale, il Noè di Aronofsky crede nelle parole di Dio ma si trova di fronte a due grandi domande a cui trovar risposta: come essere sicuro di aver compreso appieno ciò che gli si chiede di fare e come riuscirci.
Oltre ad aver fatto riferimento alla Genesi, Aronfsky e Handel hanno consultato diversi testi per la loro sceneggiatura. Tra questi, i più utili si sono rivelati i manoscritti del mar Morto, il libro di Enoch (opera attribuita al bisnonno di Noè), il libro dei Giubilei e le moderne analisi fattene da teologi e storici.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Protagonista principale di Noah è il premio Oscar Russell Crowe, chiamato a dar vita ad uno dei personaggi più estremi interpretati nella sua carriera. Scelto da Dio per portare sulle spalle il peso più enorme nella storia dell'umanità, Noah inizia sin da subito a capire che deve prendersi cura di tutti gli animali, anche se non ha alcuna idea di come deve invece afrontare la questione umana. Ritiene altresì che quello affidatogli da Dio sia uno dei lavori peggiori che possano toccare ad un uomo ma farà tutto ciò che è nelle sue forze per portarlo a termine. Crowe è affiancato dall'attrice Jennifer Connelly che dà vita al personaggio di Naameh, la moglie di Noah. Seppur mai nominata nella Bibbia, Naameh è una moglie fedele e madre devota che cerca di tenere unita la propria famiglia, desiderosa di scoprire cosa riserverà loro il futuro.Mentore di Noah è il vecchio Methuselah (Matusalemme), citato in un solo passo biblico in cui è presentato come colui che collega Adamo a Noé. Descritto come l'uomo più anziano sulla Terra, Methuselah è impersonato da Anthony Hopkins ed è contraddistinto da saggezza e fiducia, nonostante su di lui vigga una leggenda ebraica che lo voglia possessore di una spada con la quale in nome di Dio ha ucciso oltre 10 mila demoni. Perfetta nemesi di Noah è invece Tubal-cain, il discendente dell'infame Caino a cui presta il volto Ray Winstone. Anche se è menzionato nel libro della Genesi, il personaggio di Tubal-cain non fa parte biblicamente della storia di Noè ma Aronofsky e Handel hanno voluto includerlo nella loro sceneggiatura per un motivo ben preciso: è l'uomo migliore per rappresentare la malvagità e la corruzione dell'uomo.
Il rispettoso Shem (Sem), il ribelle Ham (Cam) e Japheth (Sem, Cam e Jafet), i tre figli di Noah che ricostituiranno la razza umana nel mondo, sono portati in scena da tre giovani attori in rapida ascesa: Douglas Booth, Logan Lerman e l'esordiente Leo Carroll. Alla famiglia di Noah si aggiunge anche Ila, una ragazza orfana che Noah ha adottato dopo averla trovata quasi morta in un campo di profughi. Ila ha il volto di Emma Watson e funge da catalizzatore della storia: seppur abbia un legame d'amore con Shem, ha un forte impatto sul padre adottivo e sulla sua fede.
UN'ARCA DALLE BIBLICHE DIMENSIONI
La produzione di Noah ha preso il via con la fondamentale decisione di costruire da zero una gigantesca arca, facendo scrupoloso riferimento alla forma e alle misure reali descritte nel libro della Genesi. A realizzare l'arca è stato lo scenografo Mark Friedberg, che ha impiegato più di un anno per dar corpo a un'imbarcazione funzionale (in grado solo di galleggiare, come previsto dalla storia) di "30 cubiti in altezza, 50 in larghezza e 300 in lunghezza" ispirata in gran parte al lavoro dell'artista simbolista tedesco Anselm Kiefer, i cui quadri e sculture incorporano materiali come la paglia, la cenere e il sale. Costruita presso il Planting Fields Arboretum State Park di Oyster Bay a Long Island, l'arca occupava uno spazio di oltre 170 metri (un terzo delle dimensioni bibliche) ed è stata poi completata in post-produzione con gli effetti speciali.L'impalcatura della stessa, fatta principalmente di bambù, è stata opera dei fratelli Doug e Mike Starn, noti per le loro opere in bambù esposte anche al MoMa. L'interno dell'arca, inoltre, è stato suddiviso in tre differenti livelli: come narrato dalla Genesi, il più basso serviva per ospitare gli animali più alti e maestosi, il medio per rettili ed insetti, e il superiore per uccelli e persone.
L'illuminazione interna dell'arca ha rappresentato una sfida a cui è stato chiamato a trovare risposta Matthew Libatique, il direttore della fotografia candidato all'Oscar per Il cigno nero. Dopo molte discussioni, Libatique ha deciso di costruire una grande fornace al centro dell'arca, in grado di fornire la luce necessaria alle riprese e di integrarsi alla storia di Noah senza snaturarla.
Mentre l'arca è reale, ad essere finti sono gran parte degli animali che il protagonista porta con sé. Pensata come una sorta di zoo in grado di rispecchiare ogni specie esistente sulla Terra al tempo del diluvio, l'arca ospita animali fedelmente ricreati dal team di effetti speciali guidato da Adrien Morot e supervisionato da Ben Snow. Snow è anche l'artefice della creazione dei Nephilim, gli angeli caduti che fungono da osservatori e che nella versione originale del film hanno la voce di Frank Langella, Mark Margolis e Nick Nolte.
Le riprese pre-diluvio sono state infine girate in Islanda mentre a creare la pioggia che per quaranta giorni e quaranta notti ridisegna la Terra è stata la squadra di tecnici di effetti speciali guidata da Burt Dalton, vincitore di un premio Oscar per Il curioso caso di Benjamin Button.
Note
Noè, con moglie e tre figli maschi, si muove in un mondo nel quale l’intransigente morale cristiana sposa l’epica degli eroi e dei giganti, l’immaginario fantasy tolkieniano incontra la mistica jedi, la cosmologia contemplativa di Malick fa a pugni con deliri magici e trip visivi a matrice jodorowskiana, mentre il (neo)peplum digitale appiattisce il tutto su una magniloquente bidimensionalità a sonorità ammiccanti. Un racconto sovrabbondante, monumentale e logorroico, chiuso in un crescendo da pubblicità progresso culminante in un arcobaleno talmente eccessivo da muovere a compassione. C’è anche questo, nel trionfo dell’hybris di un autore capace di guardare in alto e sprofondare in basso con la stessa disinvoltura. E nello stesso momento.
Trailer
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Commenti (15) vedi tutti
Troppo fantasy per i miei gusti; sorvolo poi su costumi e armamenti, più da medioevo che da terzo millennio AC... Senza contare che la Connelly non la reggo. 2 stelle (per l’impegno da “colossal”).
commento di filmbobIn poche parole Film facente parte di una lunga schiera di Fantasy-Drammatici a tinte storiche con ottimi impasti di colore e molte stravaganze con Mostri in visione ma che stringi stringi non aggiunge molto d'importante per quello che si vede.voto.4.
commento di chribio1...Santo Cielo, che pappone indigesto. Dal regista ci si aspettava qualche cosa di più incisivo.....voto 5
commento di ivcaviccEro stanco e ho dormito per lunghi tratti. Belli i Gormiti.
commento di albiclaInutilmente lungo, prima parte quasi inguardabile (gli angeli di lava???), poi nel secondo tempo si riscatta un po'. Di Russel Crowe e di Aronosky c'è (molto) di meglio.
commento di paoscaRischio assoluto, ma alla fine sorprende per la coerenza dell'operazione. 7 SOFFERTO
leggi la recensione completa di luca826Un film dove (come vedo dalle foto) Noè e compari sfoggiano un'abbigliamento a metà strada tra Mad Max e i sabbipodi di Tatooine, credo di poter anche evitare di guardarlo...
commento di ssiboniPur presentando una sceneggiatura con qualche licenza e superficialità di troppo che ne inficiano la piena riuscita, la pellicola del visionario Aronofsky può contare sulla spettacolarità degli effetti speciali e sul carisma dei suoi interpreti.
leggi la recensione completa di Fanny SallyCome sempre, tradurre in immagini un racconto biblico è una scommessa perdente, ma Aronofsky stavolta quasi raggiunge la sontuosità necessaria, e la forza simbolica di molte scene fa letteralmente venire i brividi. Troppe licenze narrative, e troppe semplificazioni, ma il mio voto è 7.
commento di ezzo24Nelle Note si parla dell'"intransigente morale cristiana" del mondo in cui vive Noè. Ma ne passarono di anni, millenni, dal diluvio universale alla nascita di Cristo (il quale, oltre a tutto, addolcì e perfezionò l'"intransigente morale" del Vecchio Testamento).
commento di Manzettisiamo anche d'accordo che il tema era tremendamente difficile, ma, nessuno ha obbligato il regista a questo... bel film, ma, al di la delle scenografie e della componente visiva il resto vola basso, troppo basso per un tema del genere.... comunque una sufficienza la strappa alla fine concordiamo che l'impresa aveva del titanico...
commento di gacAldilà del riferimento religioso, che può farci apprezzare più o meno la trama stessa del film, ho trovato il film affascinante. La scenografia a tratti è pura poesia.
commento di KatiLLifeStrepitosa Jennifer Connelly, tutto il resto è quasi trascurabile…
commento di Tex MurphyPeccato, un vero peccato il film era destinato a essere un capolavoro e il trailer lo dimostrava, la storia è troppo lenta e prevedibile, non è il Noah che conosciamo…
commento di Lady1Più che di cagatòn trattasi di pisciatòn di proporzioni sovraumane. Tutta la mia compassione verso chi parteciperà all'evento. Anche stavolta la mia pre-visione si è rivelata corretta.
commento di kubritch