Il drammaturgo Thomas (Mathieu Amalric) ha intenzione di mettere in scena una rappresentazione ispirata a un testo di Sacher Masoch ma, dopo una lunga giornata di audizioni, non riesce a trovare l'attrice a cui affidare il ruolo della protagonista. Convinta di essere perfetta per la parte, Vanda (Emmanuelle Seigner), una delle aspiranti protagoniste che con il suo essere volgare e cervellotica rappresenta tutto ciò che Thomas odia, gli si presenta a sorpresa e tenta di dimostrargli come nessun'altra sia adatta quanto lei. Durante il provino, Vanda dimostrerà di conoscere alla perfezione il testo dell'opera e l'attrazione che Thomas maturerà nei suoi confronti si tramuterà presto in ossessione.
Approfondimento
VENERE IN PELLICCIA: IL SADOMASOCHISMO DI UN REGISTA E UN'ATTRICE
Tratto da una piece teatrale di David Ives, Venere in pelliccia di Roman Polanski è ispirato al romanzo erotico Venere in pelliccia di Sacher-Masoch, un'opera di cui Polanski ha voluto cogliere l'ironia di fondo e il punto di vista (reso in chiave femminista) della protagonista. Con due soli personaggi in scena interpretati dall'attrice Emmanuelle Seigner - moglie nella vita reale di Roman Polanski - e dal regista/attore Mathieu Amalric, Venere in pelliccia - come Carnage - si svolge in un ambiente chiuso e ha come sfondo un vecchio teatro vuoto (ispirato all'ormai ex teatro Récamier, "ricostruito" dallo scenografo Jean Rabasse), un palcoscenico sul quale i due protagonisti si affrontano in un continuo alternarsi di battute e cambio di prospettive. Mettendo chiaramente in scena i rapporti di dominazione e sottomissione che si creano tra Thomas, il regista protagonista, e Vanda, l'attrice che si sottopone volontariamente al provino, Venere in pelliccia mescola teatro e vita reale invertendo e confondendo spesso gli interpreti con i loro personaggi.
TRA REALTÀ E SOGNO
Girato in continuità e con una sola camera, Venere in pelliccia ha permesso al regista Roman Polanski di ritrovare come direttore della fotografia Pawel Edelman (con cui aveva già collaborato in Carnage, L'uomo nell'ombra, Oliver Twist e Il pianista) e come compositore delle musiche Alexandre Desplat (Carnage e L'uomo nell'ombra). Mentre le tante composizioni di Desplat sottolineano ogni situazione o battuta con l'aggiunta di fantasia, umorismo, ironia o leggerezza, il lavoro di Edelman è servito a restituire la sensazione di un teatro fatiscente molto realistico: è infatti solo dopo la scena di una telefonata dietro le quinte che Venere in pelliccia assume toni e luci da dimensione onirica, creando una specie di ambiguità che non fa più distinguere il reale dall'irreale e che culmina nella sequenza di danza finale (in cui il personaggio di Vanda, vista ormai da Thomas come una dea, balla nuda con addosso solo una pelliccia) ispirata alle coreografie dell'antica Grecia.
Note
Dopo le prove generali con l’elegante ma lineare "Carnage", Polanski ripiega ulteriormente in quei territori tanto cari al gioco bieco e feroce dell’intimità, luoghi di perverso sfogo (auto)lesionista nei quali dimenticare per qualche ora le vacuità di "Il pianista", le cadute di "Oliver Twist", le incompiutezze di "L’uomo nell’ombra". "Venere in pelliccia" è opera di attori, di campi/controcampi, di dialoghi da ripetere fino alla nausea nelle scuole di cinema, di interni filmati come ai bei tempi di "Repulsion" e "Cul-de-sac". L’autore ritrova e rinnova la natura dell’estasi creativa come guida linguistica e dà vita all’opera più complessa, stratificata e illuminata dei suoi ultimi 30 anni.
Opera più teatrale che cinematografica. La scena finale però è un capolavoro che dà significato a tutto il film, evocando gli istinti primordiali, il desiderio di potenza. i riti delle baccanti, la furia da Erinni della Seigneur emergono impressionanti dagli abissi della preistoria. Il tema femminista non è la chiave, serve per le giurie...
Splendido gioco dell’intelligenza, condotto con ironia briosa, e ispirato indirettamente al romanzo di Sacher-Masoch, aggiornato nella versione teatrale, intenzionalmente femminista, di David Ives ( venne rappresentato nel 2011 a Broadway, ottenendo il gradimento crescente e infine trionfale del pubblico femminile di New York)
Come ho già letto in altre recensioni va ricordato che è un film d’autore che si volge per un’ora e mezza su un palcoscenico con dialoghi di una rappresentazione teatrale tra i due protagonisti; quindi, preparati ad un film intellettuale, gli attori sono molto bravi ; peccato per il doppiaggio non all’altezza. In francese è un’altro Film
Ottima intepretazione teatrale. Finisce giusto in tempo prima che venga a noia... Difficile distinguere il vero dal falso il recitato dalla vita. Bravi!
Film veramente godibile, a tratti irresistibile, in un certo senso parallelo e divergente rispetto a “Carnage”. La regia è praticamente perfetta ed è poi interessante notare che Polanski ha usato una sola macchina da presa, perché a suo dire non c’erano altri modi di vedere, come fosse un unico punto di vista.
Sotto una pioggia torrenziale, la cinepresa avanza scivolando leggera fra gli alberi che costeggiano il sentiero laterale di un boulevard, accompagnata (e quasi ritmata) dalle suadenti, giocose note di una musica che ha il tocco inconfondibile di Alexandre Desplat…. poi scarta verso destra, e mostra la facciata piuttosto fatiscente di un teatro (o meglio “du Theatre”) alla cui insegna… leggi tutto
Devo proprio premettere a questa mia recensione, che questo non è il Polanski che mi piace. A me piace quello dei complotti, dei misteri impenetrabili, degli incubi., del protagonista da solo in un mondo infido e ostile. Il regista vuole però ogni tanto dedicarsi ad un Kammerspiel, dove, per quanto mi riguarda, esce dal suo seminato, e la pellicola rimane priva di fascino ed… leggi tutto
Un'attrice arriva in ritardo a un provino e trova solo il regista, pronto ad andarsene. Lo costringe a metterla alla prova e lo convince.
Finalmente, il kammerspiel. Dopo il tentativo abortito di Carnage (2011), Polanski gioca di nuovo e meglio la carta del dramma da camera, approfittando di un testo di David Ives incentrato sulla Venere in pelliccia di Leopold von Sacher-Masoch. Il… leggi tutto
Devo proprio premettere a questa mia recensione, che questo non è il Polanski che mi piace. A me piace quello dei complotti, dei misteri impenetrabili, degli incubi., del protagonista da solo in un mondo infido e ostile. Il regista vuole però ogni tanto dedicarsi ad un Kammerspiel, dove, per quanto mi riguarda, esce dal suo seminato, e la pellicola rimane priva di fascino ed…
Interessante soprattutto per due motivi:
1) perchè recitato da due soli attori in un unico ambiente (un teatro);
2) perchè imperniato sull'opera che ha reso celebre Masoch col suo masochismo.
Ciò premesso, risulta in realtà meno pesante ed intellettualoide di quanto mi sarei aspettato da queste basi, divertendosi spesso a mischiare le carte tra l'opera e la…
Il film “Venere in pelliccia” e’ tratto dall’omonimo romanzo erotico di Von Sacher-Masoch. Un aspirante attrice Vanda interpretata da Emmanuelle Seigner in modo impertinente e sfacciato, dotata di un’incredibile energia e voglia di emergere, vuole fare un provino . Il film è delizioso e diverte in modo brillante, nonostante sia tutto recitato in un…
Eccomi a recensire la visione di questo film. Si tratta di un opera cinematrografia girata interamente in teatro. Racconta questa opera drammatica che viene recitata e interpretata da questo duo in gran spolvero. Esalta nel suo complesso a parte la recitazione di tal opera anche quella "seduzione" mancante mettendo in gran spolvero luci e ombre della loro vita. La scena finale è la chicca…
Amo il Teatro, che a modesti livelli ho anche fatto, e trovarlo a volte abbinato all'altro piacere del Cinema mi da una grande gioia.
Questa passione, senz'altro condivisa da molti, mi ha portato a scegliere una…
Salve utenti di Filmtv.
Ho deciso di stilare una lista di quelli che, a mio parere, sono i migliori film del decennio appena trascorso (2010-2019).
Non si tratta assolutamente di una classifica, i film sono…
Un film che il cosiddetto "grande pubblico" troverebbe quantomeno ostico, come tutti i film dove la riduzione teatrale sposa il linguaggio cinematografico, diventando spesso come una riserva indiana in un grande spazio di possibilità sceniche. Qui tuttavia Polansky si avvale di due ottimi protagonisti, che rendono i 90 minuti del film comunque fluidi e, grazie a continui rovesciamenti di…
La ricerca dell’attrice adatta alla parte di Wanda non aveva dato i risultati sperati, cosicché ora Thomas (Mathieu Amalric), autore e regista della pièce teatrale Venere in Pelliccia, avvilito e frustrato, avrebbe voluto tornare a casa e non pensarci più, almeno per quella sera. In verità non era lui il vero autore della storia: egli si era…
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Commenti (19) vedi tutti
Opera più teatrale che cinematografica. La scena finale però è un capolavoro che dà significato a tutto il film, evocando gli istinti primordiali, il desiderio di potenza. i riti delle baccanti, la furia da Erinni della Seigneur emergono impressionanti dagli abissi della preistoria. Il tema femminista non è la chiave, serve per le giurie...
commento di eit20A forza di provare un dramma teatrale, attrice e autore si immedesimano nei personaggi.
leggi la recensione completa di BalivernaVenere in pelliccia ovvero Emmanuelle Seigner splendida, splendente e pazzescamente talentuosa.
leggi la recensione completa di claudio1959Splendido gioco dell’intelligenza, condotto con ironia briosa, e ispirato indirettamente al romanzo di Sacher-Masoch, aggiornato nella versione teatrale, intenzionalmente femminista, di David Ives ( venne rappresentato nel 2011 a Broadway, ottenendo il gradimento crescente e infine trionfale del pubblico femminile di New York)
leggi la recensione completa di laulillaCome ho già letto in altre recensioni va ricordato che è un film d’autore che si volge per un’ora e mezza su un palcoscenico con dialoghi di una rappresentazione teatrale tra i due protagonisti; quindi, preparati ad un film intellettuale, gli attori sono molto bravi ; peccato per il doppiaggio non all’altezza. In francese è un’altro Film
commento di puchoCiò che viene sottratto all'occhio, viene magnificamente restituito alla mente e all'intelligenza
commento di kahlzerOttima intepretazione teatrale. Finisce giusto in tempo prima che venga a noia... Difficile distinguere il vero dal falso il recitato dalla vita. Bravi!
commento di BradyAncora più barboso ed intellettuale del teatro vero. Il che è tutto dire. Comunque grande prova d'autore. Voto 6.
commento di ezzo24Storia noiosa e per nulla convincente !
leggi la recensione completa di chribio1Grande regia, grandi attori. Ottimo.
commento di Stelvio69Film veramente godibile, a tratti irresistibile, in un certo senso parallelo e divergente rispetto a “Carnage”. La regia è praticamente perfetta ed è poi interessante notare che Polanski ha usato una sola macchina da presa, perché a suo dire non c’erano altri modi di vedere, come fosse un unico punto di vista.
leggi la recensione completa di michemarRaffinata rappresentazione di un trasformismo sado-masochista in un "carnage" all'europea intriso di sensualità e perversione.
leggi la recensione completa di viacristallini99Splendido. Dove il vero rapporto sado-maso in scena è quello tra regista e attore, tra cinema e teatro. E dove i ruoli possono scambiarsi…
commento di stenlio..eccellente, grandiosa prova di due grandi interpreti, Polanski ispirato. Mio voto 9/10
commento di Marco MAltro film eccellente di Roman Polanski,mi è piaciuto da morire.
commento di PicassoFilm davvero notevole,consigliatissimo.
commento di lorisbaSarò molto sintetico nel commentare il film: straordinario!
commento di TalassoDIALOGO MOZZAFIATO TRA DUE MOSTRI SACRI
commento di fralleSemplicemente perfetto.
commento di amcine