Trama
In un futuro prossimo fortemente pericoloso e disastrato, nel sud del deserto australiano, Eric (Guy Pearce) si è lasciato dietro ogni cosa, persona e parvenza di gentilezza umana, quando una banda di criminali ruba l'ultima cosa ancora in suo possesso: l'auto dentro cui nasconde qualcosa che per lui è importante e di inestimabile valore. Costretto a lanciarsi in una spietata missione per riavere indietro ciò che gli appartiene, lungo la strada Eric sarà costretto ad accettare l'aiuto di Rey (Robert Pattinson), il membro più debole e piccolo della banda, lasciato da solo in seguito al caos della rapina.
Approfondimento
THE ROVER: LE CONSEGUENZE DEL COLLASSO ECONOMICO IN UN FUTURO PROSSIMO
Diretto da David Michôd e basato su una storia scritta dallo stesso regista in coppia con Joel Edgerton, The Rover è ambientato in Australia dieci anni dopo il crollo dell'economia occidentale, in un contesto in cui le miniere sono ancora attive e hanno attirato gli uomini più disperati e pericolosi e in cui la sopravvivenza è una lotta quotidiana. Protagonista della vicenda è Eric, un vagabondo che si è lasciato tutto alle spalle e che è pieno di rabbia per il furto da parte di una gang della sua auto, l'unica cosa che gli era rimasta. La sua unica possibilità di ritrovare l'auto è data da Rey, uno dei mebri della banda che è stato abbandonato dopo essere stato ferito. Costretti dalle circostanze, i due uomini faranno coppia per un viaggio di cui nessuno avrebbe mai potuto prevedere il risultato.
Nonostante si svolga in un futuro prossimo, The Rover è nelle intenzioni degli autori un'opera sulla contemporaneità, sulla capacità delle economie occidentali di autodistruggersi a causa della loro stessa avidità e sul cambiamento inevitabile degli equilibri di potere a livello globale. Parlando di tematiche che spaziano dalle brame di potere alla distruzione dell'ambiente passando per i disperati tentativi dell'uomo per non affondare in tale disastrata società, The Rover non è però un film distopico e la situazione descritta, quella di un mondo saccheggiato e vuotato da forze e sistemi del tutto reale, appare plausibile e possibile.
Come in una sorta di futuristico western, a far da sfondo alla vicenda è l'outback australiano, dove individui di tutto il mondo arrivano per lavorare nelle miniere che alimentano il nuovo ordine mondiale nelle mani dell'Asia: la stessa Australia ha in parte evitato il collasso economico nel 2008 grazie alle esportazioni verso la Cina e la forza della sua industria mineraria.
Fotografato da Natasha Braier, che ha optato per il formato Super 35, The Rover è stato girato nell'arco di sette settimane (dal 28 gennaio al 16 marzo 2013) nel deserto meridionale dell'Australia, nella catena dei monti Flinders. Tra i vari luoghi che hanno fatto da location, il più importante è la cittadina di Marree, a otto ore di auto da Adelaide e vicina al lago Eyre. Popolata da soli 90 abitanti, Marree è l'ultima frontiera di civiltà prima di arrivare nel deserto e ha ospitato volentieri la troupe di Michôd, mettendo a disposizione della scenografa Josephine Ford le abitazioni e un piccolo albergo.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Personaggi principali di The Rover sono due uomi molto diversi tra loro. Il primo, Eric, è un australiano violento ed amareggiato, un ex soldato misantropo che ha perso la sua fattoria e la sua famiglia e che, da antieroe, non desidera altro che riottenere indietro ciò che gli è stato rubato da tre criminali: l'auto con un misterioso sacco. Il secondo, Rey, invece è un semplice e ingenuo giovanotto americano, la cui età non gli permette di ricordare il tempo in cui le cose stavano diversamente. Come molti altri degli individui di The Rover, Rey è arrivato in Australia insieme al fratello maggiore Henry per trovare lavoro nel settore minerario e si è ritrovato ad interagire con cinesi, cambogiani e ovviamente australiani, finendo con il ritrovarsi imbrigliato nelle azioni poco lecite di Henry e dei sue due amici Archie e Caleb.
Interpretati rispettivamente da Guy Pearce e Robert Pattinson, i due uomini si lanciano all'inseguimento di individui pericolosi, ritrovandosi coinvolti in una serie continua di azione, tensione, pericolo e colpi di scena. Lungo la strada, inoltre, si ritrovano a dover affrontare anche le pieghe della loro confusione emotiva.
L'attore Scott McNairy interpreta Henry, il fratello maggiore di Rey, mentre il cast principale di The Rover comprende i nomi di David Field (è Archie), di Tawanda Manyimo (è Caleb), e di Gillian Jones, Anthony Hayes e Susan Prior.
Note
L’opera seconda di chi ha azzeccato la prima è sempre a rischio, perché alta è l’aspettativa. L’idea che il regista e sceneggiatore australiano David Michôd si cimentasse con un fanta-western distopico faceva venire l’acquolina in bocca. Purtroppo il piatto è scotto, nonostante qualche sapore intrigante. Pearce e Pattinson ce la mettono tutta per dare spessore a due personaggi agli antipodi, ma è colpa di una sceneggiatura scarnificata, non loro, se latita qualunque empatia.
Trailer
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Commenti (11) vedi tutti
un film lentissimo, violento ed insulso.
commento di GikoGomezDa Mad Max a Mad Eric. Lentissimo, noiosissimo, vuotissimo. Insopportabile Pattinson.
commento di moviemanUn ottimo Guy Pearce e un finale a sorpresa non bastano a salvare un film noioso soprattutto nella seconda parte
commento di Bladerunner76Pochi balordi che sparano, uccidono e bestemmiano come turchi,lunghe pause, qualche bel paesaggio .Evitabille.
commento di wang yuOpera seconda del regista australiano David Michòd dopo l'esordio con Animal Kingdom nel 2010, The Rover è un racconto western post-apocalittico sporco e crepuscolare, che richiama alla mente molti elementi della saga di Mad Max del connazionale George Miller, ma con un film più piccolo e difficile, complesso ma anche dalla fortissima personalità.
leggi la recensione completa di YellowBastardAustralian Outback
leggi la recensione completa di LucaJazz94David Michôd, dopo aver già sfornato l’eccellente Animal Kingdom, uno dei migliori noir degli anni scorsi, proietta quindi in un futuro prossimo la sua storia fatta sempre da gente con pochi scrupoli, che uccide senza pensarci troppo, nella stessa maniera nichilista che muoveva i gesti di quella inquietante famiglia dominata dalla mamma Jacki Weave
leggi la recensione completa di michemarL'ombra minacciosa di un destino cupo e sanguinario ritorna ad offuscare il cielo di un devoto della cabala in cerca di scampo, laddove la fiducia nella solidarietà tra simili è ormai irrimediabilmente compromessa e l'unico riscatto possibile alla propria disumanità sembra l'atto di devozione verso il miglior amico dell'uomo.
leggi la recensione completa di maurizio73Un road-movie di stampo esistenziale ,con uno sfondo di terra bruciata dalla calura, alternata a improvvise esplosioni di violenza.Da vedere.
leggi la recensione completa di ezioUn anti-eroe in un anti-film senza speranza.
leggi la recensione completa di cazzeggiatore del millennioPurtroppo il film non convince. Attori in part molto bravi, ma il tutto non fila liscio e non bastano le belle riprese e la storia contorta. Musiche a volte fuori luogo.
commento di GoonieAle