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Gloria

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Regia di Sebastián Lelio

Con Paulina Garcia, Sergio Hernández, Diego Fontecilla, Coca Guazzini, Alejandro Goic, Hugo Moraga, Antonia Santa María, Fabiola Zamora Vedi cast completo

In streaming Fonte: JustWatch VEDI TUTTI (8)

Trama

Gloria, una donna di 58 anni attraente ed intelligente, per non sentirsi sola riempie le sue giornate di cose da fare. Il lavoro in una compagnia di assicurazioni e le preoccupazioni per i figli e il nipotino corredano l'abitudine che Gloria ha di frequentare feste per soli adulti, dove ha la possibilità di vivere avventure passeggere e di divertirsi. La sua esistenza però cambia quando conosce Rodolfo, un sessantacinquenne con cui sembra essere felice. La storia d'amore, però, porterà in Gloria una crisi interiore ancora peggiore di quella che viveva prima di incontrare Rodolfo.

Approfondimento

GLORIA: UNA PROTAGONISTA SEMPRE IN SCENA

Gloria, quarto lungometraggio di Sebastián Lelio, è un film raccontato attraverso un solo punto di vista: quello di Gloria, la protagonista alle soglie dei sessant'anni interpretata da Paulina Garcia. Non c'è alcun frammento nel quale il suo corpo non sia presente o singola scena in cui lei non manifesti il suo pensiero. Per molti versi, Gloria è al tempo stesso protagonista e personaggio di supporto per le vite di tutti coloro che la circondano: capita sovente infatti che al centro della storia vi siano episodi rivelanti che accadono ad altri personaggi ma Lelio spinge lo spettatore ad osservarli attraverso gli occhi di Gloria, colei che è alla ricerca di un proprio posto in un mondo che non sembra avere molto spazio per lei.

GLORIA METAFORA DEL CILE

La sceneggiatura di Gloria - frutto di due anni di lavoro - prende spunto da storie o episodi realmente accaduti nella città di Santiago e la stessa capitale cilena è può essere considerata come un ulteriore personaggio del film. L'esigenza della protagonista di essere amata e valorizzata è in qualche modo simbolica del desiderio della società cilena di vedersi riconoscere i propri diritti: sebbene sia un paese moderno e in via di espansione, il Cile soffre ancora di forti e ingiusti contrasti sociali. Aggrappata con le unghie e con i denti al desiderio di cambiamento, Gloria è pronta a farsi mettere k.o. e a rialzarsi senza demordere fino a quando non avrà ottenuto ciò che desidera.

LA MUSICA COME CORO GRECO

Gloria è anche un film sui sentimenti e nel racconto a costituire un elemento centrale è la musica. Funzionando come un coro greco e contaminando il racconto, la colonna sonora permette ai personaggi di esprimersi, di manifestare i propri sentimenti e di sottolineare i loro stati d'animo. A divenire specchio dei processi innestati e dei dilemmi vissuti sono alcune canzoni che spaziano da pezzi conosciuti in tutto il mondo a canzoni di culto latinoamericane e cilene: disco music, boleri, ballate, salse, cumbie, rock'n roll e, sul finale, una bossa nova (Waters of March di Tom Jobim) accompagnano le scene più importanti.

Note

Orso d'argento per la migliore attrice (Paulina Garcia) al Festival di Berlino 2013. Stile composto e senza svolazzi, ancorato a una quotidianità banale, talvolta ironica e mai disperata. Ciò che si percepisce è però un’energia trattenuta, un desiderio che rischia di spezzare la medietà del tono. E per quanto alla fine tutto si tenga, è nello sfogo più banale e diretto che Gloria trova il suo compimento. Quando infatti il nome della protagonista diventa anche il titolo di una canzone (sì, quella di Tozzi), l’immediatezza del riferimento libera finalmente il film, gli regala un episodio di disarmante bellezza con l’espediente più scontato e inevitabile. Cinema d’autore borghese e adulto, letterale ed esplicito, costruito per raccontare la vita vera nel modo più efficace e innocuo possibile.

Trailer

Commenti (8) vedi tutti

  • Gli orsi - d'oro o d'argento - si addicono alle donne... Paulina Garcìa, l‘attrice che con versatilità ha dato vita alle molte facce di Gloria è ripartita da Berlino, nel 2013, portandosi a casa l’Orso d’argento assegnato alla migliore interpretazione femminile.

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Film lento ma piacevole. Difficile ma affascinante. L'attrice principale davvero bravissima. Mette a nudo il corpo e l'anima del personaggio. Una storia che puo'accadere a ognuno di noi. Da vedere

    commento di DelfinoDelfino
  • Coraggioso, audace ma banale nello svolgersi della storia. Lascia l'amaro in bocca. L'unica cosa indiscutibile è la bravura della protagonista.

    commento di la criticona
  • Nudo, vero, incontrollabile, indimenticabile.

    commento di lucinos
  • Bizzarra Storia Interpretata bene dall'Attrice principale,la quale ha vinto anche un Premio come migliore Attrice per quest'Opera portata avanti dal nostro Andrea Occhipinti forse ormai messo nel dimenticatoio ... comunque visione un po' soporifera con un paio di stralunate scene sexy e poco altro da ricordare.voto.5.

    commento di chribio1
  • Il tema è interessante: basta con le bonazze! Finalmente la protagonista è una signora matura, con le sue belle rughe e i suoi occhialoni. Inoltre vediamo una storia normale, che può capitare a ciascuna di noi. Però il ritmo è esasperatamente lento!

    commento di Artemisia1593
  • Film buono, ma ostico

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • BEN MERITATO L'ORSO D'ARGENTO!!!

    commento di fralle
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Recensioni

La recensione più votata è negativa

LAMPUR di LAMPUR
4 stelle

Le locandine del film nel foyer del cinema annunciano trionfanti: “Uscirete felici dal cinema!”. Il che, devo dargliene atto, è assolutamente vero; trattasi forse di pubblicità vagamente ingannevole ma è innegabile che la mia, personale, uscita dal cinema al termine dell'indisponente proiezione, sia stata una delle fasi più soddisfacenti del film. Gloria è una quasi sessantenne,… leggi tutto

3 recensioni negative

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

ROTOTOM di ROTOTOM
6 stelle

Gloria, manchi tu nell'aria,  manchi come il sale,  MANCHI PIÙ DEL SOLE . Sciogli questa neve – Zan! Zan! Zan! - che soffoca il mio petto –o-o-o , t'aspetto Gloria –aaaaaaa.  Finisce così Gloria con uno dei pezzi di musica leggera italiana più famosa nel mondo, ma non è uno spoiler.  Non finisce in gloria neppure la storia della protagonista che porta il nome come un sogno… leggi tutto

2 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle positive

lorenzodg di lorenzodg
8 stelle

“Gloria” (id., 2013) è il quarto lungometraggio del regista argentino Sebastian Lelio. Dopo “La Sagrada Familia” (2005) gira “Navidad” (2009), “L’Anno della Tigre” (2011, presentato al Festival di Locarno) e, quindi, “Gloria” (2013, presentato al Festival di Berlino dove ha conquistato il premio per la miglior attrice, Paulina Garcia).      Una donna in vita, una donna… leggi tutto

11 recensioni positive

2022
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laulilla di laulilla
7 stelle

  Credo che lo abbia meritato: il film, infatti, poggia quasi interamente su di lei, che rende credibili i mutevoli aspetti del personaggio, i suoi sogni, le troppe delusioni, ma anche le innumerevoli contraddizioni  e le incertezze che hanno percorso e continuano a percorrerne la vita di donna non più giovane, che prova a organizzarsi dopo essere stata abbandonata, sulla…

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2020
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germarco di germarco
7 stelle

Ha il ritmo lento e mesto della vita questo film cileno che ruota sulla figura di una 58-enne divorziata e con figli a cui piace divertrsi in balere e discoteche. (L'attrice, premiata per questo film, riesce incredibilmente a trasformarsi e sembrare a volte molto più vecchia e alle volte molto più giovane). Molto realistico anche iil signore (anch'esso divorziato e con prole)…

leggi tutto
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Trasmesso il 13 dicembre 2020 su Rai Movie

Recensione

jonas di jonas
7 stelle

Gloria è bruttina, miope, divorziata, ha due figli che sembrano non avere nessun bisogno di lei e frequenta sale da ballo per agganciare uomini di mezza età. Al di là dell’ottima prova della protagonista, la storia è debole: una donna immatura e irresponsabile riesce a trovare un uomo ancora più immaturo e irresponsabile di lei e a non imparare niente dai…

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Recensione

Furetto60 di Furetto60
6 stelle

Dramma della solitudine ,di una donna separata , matura, piacente e  ancora alla ricerca d'amore.Non conosco bene il cinema cileno, ma questa pellicola anche se ben costruita , mi sembra piuttosto coriacea.Ci sono molti tempi morti e alcune scene sono troppo dilatate nel tempo.Spicca l'interpretazione della protagonista, molto espressiva , colora di grigio con i suoi atteggiamenti,il…

leggi tutto
Recensione
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