Trama
Dwight McCarthy (Josh Brolin) viene convocato da Ava Lord (Eva Green), l'unica donna che abbia mai amato e che necessita di aiuto per sfuggire al violento marito. Le intenzioni di Ava sono però molto più sinistre di ciò che appaiono e Dwight lo scoprirà presto. Nel frattempo, Marv (Mickey Rourke) riprende conoscenza in una strada desolata, circondato da diversi morti e incapace di ricordare come sia arrivato sin lì, e l'arrogante Johnny (Joseph Gordon-Levitt) ha intenzione di distruggere il più grande cattivo che la città che abbia mai conosciuto. Nancy (Jessica Alba), invece, cerca di far fronte al suicidio di John Hartigan (Bruce Willis) e trama per vendicarne la morte.
Approfondimento
SIN CITY - UNA DONNA PER CUI UCCIDERE: 4 STORIE PER UN SEGUITO ATTESO
Diretto da Robert Rodriguez e Frank Miller, Sin City - Una donna per cui uccidere è ispirato ai fumetti di Miller ed è il seguito a lungo atteso di Sin City, uscito nell'aprile del 2005 e diventato in breve un cult grazie a un manipolo di forti personaggi (donne con gli attributi, eroi imperfetti e cattivi di prim'ordine) che si muovono sullo sfondo di un bianco e nero folgorante. Andando avanti e indietro rispetto agli episodi del primo capitolo, Sin City - Una donna per cui uccidere si basa su due graphic novel già edite e su due storie originali, scritte apposta per il film: in Solo un altro sabato sera, Marv si ritrova al centro di una carneficina mentre cerca di ricordare gli eventi precedenti; in Quella lunga, brutta notte Johnny, un giovane e arrogante giocatore d'azzardo, trova sulla sua strada il senatore Roark, il più grande cattivo di Sin City; in Una donna per cui uccidere Dwight McCarthy ha il confronto finale con Ava Lord, la donna dei suoi sogni e incubi; in La grossa sconfitta (o L'ultimo ballo di Nancy), Nancy Callahan proverà, mossa dal dolore e dalla rabbia, a ottenere vendetta per il suicidio di John Hartigan.
Avviata nell'ottobre 2012, la produzione di Sin City - Una donna per cui uccidere ha riunito nel cast oltre una dozzina di attori impegnati nei ruoli principali e, sebbene vi siano tante scene in cui questi recitino assieme, molti di loro hanno girato le proprie sequenze separati dagli altri e in tempi diversi, dettati dalle esigenze lavorative di ognuno. Girato interamente in 3D con grande uso del greenscreen, Sin City - Una donna per cui uccidere si avvale della fotografia dello stesso Rodriguez, delle scenografie di Caylah Eddleblute e Steve Joyner e dei costumi di Nina Proctor.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Ad apparire in tutte le storie di Sin City - Una donna per cui uccidere è Marv, il personaggio interpretato da Mickey Rourke. Pur essendo un pugile dal temperamento incontrollabile, Marv è disposto a fare qualsiasi cosa per i suoi amici ed è ferocemente protettivo con le donne, in particolare con Nancy Callahan. Impersonata da Jessica Alba, la ballerina Nancy nel primo Sin City è stata salvata due volte da John Hartigan, portato in scena da Bruce Willis, prima che questi si suicidasse per salvarla una terza volta: piena di disprezzo per se stessa e spinta dal dolore, si ritrova adesso a lottare contro i propri demoni interiori per ottenere una vendetta che possa lenire la sua rabbia.
Nell'episodio Quella lunga, brutta notte fa la sua comparsa il nuovo personaggio di Johnny, un giocatore d'azzardo che ha il volto di Joseph Gordon-Levitt. Bello, affascinante e furbo, Johnny racimola vincite in continuazione alle slot machine prima di aver accesso alla sala da poker del senatore Roark, portando con sé la dolce e sensuale Marcie (portata in scena da Julia Garner). Il senatore Roark, presente anche nell'episodio La grossa sconfitta, è l'uomo più potente di Sin City, ha dei sentimenti contrastanti nei confronti di Nancy (oltre a essere il responsabile del suicidio di Hartigan) ed è supportato da Powers Boothe.
Protagonista centrale di Una donna per cui uccidere è invece Dwight McCarthy, il detective privato e fotografo portato sullo schermo da Josh Brolin, chiamato a prendere il posto che fu nel primo capitolo dell'attore Clive Owen. L'aspetto diverso di Dwight viene spiegato da un motivo narrativo: Una donna per cui uccidere racconta infatti come il detective sia arrivato a subire un intervento di chirurgia ricostruttiva facciale totale. Lasciato quattro anni prima dalla donna dei suoi sogni, Ava Lord, Dwight sta cercando di ricostruirsi una vita quando ella si presenta a chiedere il suo aiuto per essere salvata dal marito e dal suo violento braccio destro Manute, avviando una spirale di eventi verso il basso che lo vedrà muoversi negli ambienti più infimi di Sin City e ritrovare Gail, una sua ex amante a capo di una banda di letali prostitute. Classica femme fatale, Ava Lord è impersonata dall'attrice Eva Green mentre Manute, uno degli abitanti più misteriosi di tutta la città, è supportato da Dennis Haysbert (in Sin City aveva invece il volto di Michael Clarke Duncan, scomparso poco prima delle riprese di Sin City - Una donna per cui uccidere) e Gail ha il volto di Rosario Dawson.
Altri personaggi fondamentali per lo svolgersi delle vicende sono poi la letale ninja Miho (interpretata da Jamie Chung), le gemelle Wendy e Goldie (entrambe impersonate da Jaime King), il poliziotto Mort e il suo partner Bob (supportati da Christopher Meloni e Jeremy Piven) e il grottesco boss Wallenquist (portato in scena da Stacy Keach).
Note
I registi Robert Rodriguez e Frank Miller si riuniscono per portare sullo schermo per la seconda volta il mondo della graphic novel Sin City dello stesso Miller. Il risultato è un Noir puro, quasi calligrafico nelle sue linee guida (ma non è un male), anche se l’impianto generale paga qualche momento di stanca e la figura della femme fatale è didascalica e sorretta dalle gloriose nudità che Eva Green esibisce senza parsimonia. Ma ci si scopre intrattenuti e divertiti, nonostante, paradossalmente, sia un film per pochi. Sorpassato a destra e a sinistra dal ridondante e muscolare sfarzo della Hollywood di oggi, in Usa non ha fatto breccia, ma forse da noi può funzionare meglio.
Trailer
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Commenti (7) vedi tutti
Siamo lontani dai fasti del primo capitolo ma, per chi ha amato il fumetto, è comunque un prodotto discretamente gradevole.
commento di alfatocoferoloIperduri di carta dal monologo facile, ultraviolenza insensata, superpupe che si atteggiano tipo "Quel gran pezzo dell'Ubalda". Il più grande peccato della "Città del peccato" è un sequel tutto eccessi e niente idee.
leggi la recensione completa di genoano...chi ha apprezzato il primo Sin City, apprezzerà anche questo. ...attori "fumettati", fatto bene e alla fine, scorre veloce. Belli Eva Green e Mickey Rourke tra chiaro/scuri violenti , ma poi tutti i personaggi girano bene..film comunque per appassionati di Miller. Voto 8
commento di ivcaviccDiscreto, ma nulla più.
commento di BradyDeludente secondo capitolo, con un cast quasi immutato e poche emozioni. Sarà per l’effetto sorpresa svanito, ma sembra un sequel non all’altezza.
leggi la recensione completa di scandonianoRecuperate il primo e saltate questo...un momento...c'è Eva Green nuda...beh vedete voi.
leggi la recensione completa di tobanisPovero, scialbo, inutile copia carbone del primo Sin City ma senza più nessuna invenzione…
commento di Tex Murphy