Trama
Adele, una liceale di diciassette anni, aspetta il grande amore e un giorno lo intravede in Thomas, giovane tenebroso ma cordiale. La loro però è una storia destinata a non essere vissuta a pieno: lo stesso giorno Adele ha incontrato anche una misteriosa ragazza dai capelli blu che ogni notte diventa protagonista dei suoi sogni e desideri più intimi. Rifiutando dapprima le esperienze oniriche, Adele prova a concedersi a Thomas ma si rende conto di non riuscire ad essere completamente sua e di provar attrazione per le ragazze. Grazie a un amico frequentatore dei locali gay della città, ha la possibilità di rintracciare la ragazza dai capelli blu e lasciarsi travolgere dal suo febbrile, caotico e passionale sentimento.
Approfondimento
LA VITA DI ADELE: LIBERO ADATTAMENTO DI UN FUMETTO
La vita di Adele, quinto film del regista Abdellatif Kechiche, è un adattamento molto libero del fumetto francese La Blue est une couleur chaude (Il blu è un colore caldo) di Julie Maroch e racconta al tempo stesso la storia d'amore assoluto tra due donne (una con la vocazione per la pittura e una per l'insegnamento) e la storia di una ragazza che è poi diventata un'insegnante. È questa seconda sottotraccia che ha spinto il regista a voler lavorare sul fumetto per riprendere in mano una storia già da lui scritta subito dopo la realizzazione nel 2003 di La schivata e con al centro un'insegnante amante del teatro che vive sul lavoro le ripercussioni della sua vita privata.
GIUSTIZIA SOCIALE, AMORE OMOSESSUALE E ABNEGAZIONE
Protagoniste di La vita di Adele sono le giovani attrici Léa Seydoux e Adele Exarchopoulos nei panni rispettivamente di Emma e di Adele, la prima appartenente a una élite artistica e intellettuale e la seconda appartenente al proletariato. Il personaggio di Adele corrisponde a quello che nel fumetto la Maroch ha chiamato Clementine e il cambiamento del nome si deve alla volontà di Kechiche di mantenere il nome dell'attrice che lo interpreta e dal desiderio di indicare subito come uno dei temi più importanti del film sia il concetto di giustizia sociale (argomento ricorrente in tutti i film del regista) dal momento che in arabo "Adele" vuol dire proprio "giustizia". In La vita di Adele sono infatti le differenze sociali - e non come il mondo circostante giudichi l'omosessualità - che portano a una inevitabile rottura tra le due eroine, confinate ognuna nella propria classe di appartenenza. L'amore omosessuale delle due protagoniste viene trattato senza evidenziare particolarmente le difficoltà che due donne possono incontrare nell'amarsi in una società talvolta ancora intollerante. Emma e Adele sono rappresentate come una coppia come tante altre e il loro legame viene raccontato con assoluta normalità, evitando ogni scandalo o scalpore, e le scene di sesso omosessuale, essenziali per spiegare l'amore potente tra le due ragazze, sono state girate con assoluta naturalezza e con una ricerca visiva che le rende quasi dipinti o sculture viventi.
Dopo la rottura tra le due protagoniste, La vita di Adele abbraccia il tema della solitudine emotiva e mette in scena la reazione di Adele che, nonostante il forte dolore, si rende conto di come la vita continui e che, con un atteggiamento quasi eroico, continua a perseguire gli scopi a cui la vita l'ha destinata. È grazie alla solitudine causata dalla rottura che Adele trova il coraggio di andare avanti e la sua abnegazione per il lavoro di insegnante.
Note
È uno strutturalista, Kechiche, uno che di fronte ai nostri occhi mostra le gabbie, le prigioni in cui siamo rinchiusi. E La vita di Adele è, soprattutto, un film di attrici, di corpi che amano, godono, soffrono, un film di lacrime e sudore, bava muco e saliva, di lingue tese e tremanti, di bocche affamate, assetate d’acqua, vogliose d’umore. Un film che accumula primi piani nella lunga durata, nel CinemaScope, concedendo il tempo e lo spazio perché un volto, uno sguardo e un sospiro si facciano paesaggio interiore. Da un testo chiuso, politico, funereo, un film aperto ad abbracciare la vita, un commovente melodramma naturalista, qualcosa che diremmo “ritratto” se solo non fosse in movimento continuo. Un capolavoro, firmato dal più grande affabulatore realista del cinema d’oggi.
Trailer
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- Palma d'Oro al Festival di Cannes 2013
- Premio FIPRESCI (concorso) al Festival di Cannes 2013
Commenti (23) vedi tutti
Film erotico, dove le memorabili scene di sesso saffico vengono interrotte da inutili e lunghe chiacchiere.
commento di gruvierazBellissimo 7
commento di eros7378Film di rara bruttezza ma visto che si sbava dietro alla propaganda lgbt, allora è un capolavoro assoluto. Ma i critici che osannano questo aborto sono pagati o sono usciti tutti di senno? Regia 0, sceneggiatura 0, recitazione 0... fa schifo.
commento di TortellaüberallesNegli anni 80 ti mettevano un paio di tette e riempivano i cinema, adesso quando mancano le idee e si vuol risparmiare ti mettono due donne che limonano ed ecco che è un capolavoro. In realta' noiosissimo come solo i film francesi sanno fare. Adele deve avere problei al setto nasale perchè la bocca è aperta in ogni scena, poveretta.
commento di mimimomiEros, bellezza, dolcezza condensati in centottanta minuti dalla vibrante regia di Kechiche.
commento di Stefano LIl film, Palma d’oro a Cannes nel 2013, fu ispirato al regista da un popolare “grafic novel” di Julie Maroh, raccolto nel volume “Il blu è un colore caldo”.
leggi la recensione completa di laulillaUn capolavoro??! Ma il critico di filmTv era in possesso delle sue facoltà mentre scriveva quelle note? L'unico capolavoro è quello di Madre Natura che ha realizzato l'anatomia delle protagoniste.
commento di gherritImitation of Life.
leggi la recensione completa di mckL'apoteosi della normalità. Ogni momento nulla è se non situazione di vita completamente normale. La semplicità della descrizione è il punto di forza, specialmente all'inizio. Grandissima Adele Exarchopoulos. Può essere un film educativo per chi ancora vive sotto la stoltezza dell'omofobia.
commento di silviodifedeUn film particolare. L'uso dei primi piani è un po' soverchiante; anche se non vedo il boccone che supera la doppia arcata dentale... Si potrebbe parlare di 'Doppia' vita ed entrambe ricche di sesso&cultura. Un buon abbinamento. Se già il mondo etero è disordinato,... Voto 7.5
commento di BradyUna ragazzina di 17 anni scopre l'amore omossessuale in 180 noiosi minuti. Già i film francesi sono spesso appesantiti da eccesso di dialogo, questo in più è infarcito di scene erotiche inutilmente realistiche. E poi perché 'sta ragazza deve sempre stare a bocca aperta? Abbandonato dopo la prima ora e il primo rapporto lesbico di 15 minuti.
commento di Artemisia1593Il film ha almeno due cose notevoli: la durata (quasi tre ore) che non diventa pesantezza, e la sensualità bambinesca della giovane protagonista Adèle Exarchopoulos. Palma d’oro a Cannes nel 2013. Voto 7/10.
commento di alexio350Kechiche si concentra con morbosità sui corpi dei suoi personaggi perdendo di vista l'anima e l'amore che dovrebbero condurci in una accettata e benedetta indipendenza dell'orientamento sessuale.
leggi la recensione completa di cantautoredelnullaStoria d'amore e di passione programmaticamente senza veli. I personaggi sono forse meno credibili dei sentimenti e del fuoco che li attraversa. Comunque un film a muso duro senza compiacimenti e ben recitato. I due amanti sono donne.
commento di michelArrapantissimo. Mi spiace ma le scene di sesso, mai viste così realistiche e ben fatte neanche nei film porno, mettono in second'ordine ogni altra possibile valutazione. Non mi riesce di prendere sul serio questo film. Sono antico, che ci posso fare? Mandarlo in prima serata in TV è stata una sfida al buonsenso. Fermate il tempo, voglio scendere.
commento di orsoaudaceUna rivelazione questo film. E parla proprio di vita, in tutti i suoi sensi emozionali: sofferenza, amore, rabbia, incertezza. Fluisce tutto tramite gli sguardi, i gesti, ogni cosa è studiata nel minimo dettaglio e il risultato è un film vivo, sentito, vero. Talmente è intenso che le scene erotiche non degradano l'opera, ma la impreziosiscono. 8,5
commento di near87Scene erotiche un po' troppo invadenti. Tuttavia la ricostruzione di come Adele scopre la sua omosessualità non è male. Brava l'attrice che interpreta la ragazza. Alcune scene un po' lente e trascinate.
commento di ENNAHCome si fa a non amare la spontaneità della bella e brava Adele? E la bravura di Kechiche regista di parole ma anche di fatti - se vi siete mai chiesti come fanno due donne a fare l'amore qui trovate risposta - che ama la complessità della vita e cerca di trasmettercela (riuscendoci) con i suoi film!
commento di marco biLa forza del film è tutta sulla forza di questo amore e siccome è un amore vigoroso, travolgente, inarrestabile, anche il film ha questa potenza.
leggi la recensione completa di michemarTanto clamore per un film che racconta senza ipocrisie la natura dei sentimenti…e non solo per la bellissima e bravissima protagonista o le tanto chiaccherate (ma decisamente incisive) scene di sesso.
commento di negroFilm che mi ha emozionato per tutti i 180' - volati in un attimo. Mi sono perso nel morbido volto di Adele - ho sofferto insieme a lei. Vola alto alto e dentro dentro questo film di Kechiche.
commento di tienshanBUONA L'IDEA E LA TRATTAZIONE PECCATO INDULGERE A SCENE DECISAMENTE SOLO PORNO
commento di fralleNoia allo stato puro.
commento di ironsax